Culture

Regno Unito, libri Jules Verne e X-Men dai ‘contenuti razzisti’

Tolti dal prestito di alcune biblioteche pubbliche dopo la segnalazione di alcuni utenti. Per il Times è di nuovo ‘cancel culture’

Jules Verne fotografato da Félix Nadar
(Wikipedia)

Diversi libri illustrati e fumetti rivolti a bambini e ragazzi scritti da autori come Raymond Briggs, David McKee e Jules Verne sono stati ritirati da alcune biblioteche pubbliche del Regno Unito dopo le segnalazioni presentate anche da un solo utente per i contenuti giudicati “razzisti” e “discriminatori”, in base alla sensibilità attuale. È quanto si legge sul sito del Times, secondo cui si tratta di un nuovo caso di ‘cancel culture’ in azione in nome del politicamente corretto dopo le polemiche sulle revisioni linguistiche e le correzioni nelle opere di grandi autori, inclusi Roald Dahl, Ian Fleming e Agatha Christie.

Il quotidiano si è rivolto a più di 200 biblioteche pubbliche chiedendo informazioni sui libri ritirati dal prestito e sulle relative ragioni. Fra quelli banditi c’è ‘Cinque settimane in pallone’ (1863) di Verne, per i termini “negro” e “selvaggio” riferito alle popolazioni dell'Africa, o ‘Fungus the Bogeyman’ (1977) di Briggs, contenente la parola “golliwogg”, personaggio della letteratura per l'infanzia poi diventato bambola di pezza di colore nero considerato fortemente razzista, e anche un episodio della serie a fumetti dedicata agli X-Men.

Quanto rivelato dal Times ha suscitato le critiche da parte di esperti e professori, come Louise Cooke dell'Università di Loughborough, secondo cui la crescente tendenza a rimuovere tutto ciò che potrebbe potenzialmente offendere un individuo, iniziata negli Usa e poi diffusasi nel Regno Unito, è “estremamente pericolosa”.

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