Musica

Festival Ticino Musica, un’altra estate insieme ai maestri

Presentata a Lugano la 27esima edizione dell’appuntamento estivo con la classica diretto da Gabor Meszaros (dal 18 al 31 luglio)

Al via in Conservatorio con Il matrimonio segreto di Cimarosa (foto dal Galà dei cantanti di Arogno)
5 giugno 2023
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Compresi gli appuntamenti pre-festival, iniziati il 12 febbraio scorso, sono un’ottantina gli eventi del Festival Ticino Musica, la cui 27esima edizione, presentata in Municipio a Lugano, prenderà il via martedì 18 luglio per durare sino a lunedì 31. In programma, concerti solistici e cameristici, masterclass, la consueta opera annuale e l’altrettanto consueta alternanza di grandi e giovani maestri, nei recital che li vedranno impegnati singolarmente o in coppia/gruppo. Il tutto, con sottotesto turistico e di svago dato dal programma musicale spalmato sull’intero cantone.

“Sin dalla nascita – dice Gabor Meszaros, direttore artistico – Ticino Musica è stato un trampolino di lancio per le giovani leve della musica classica, e benché festival sia ticinese, il palcoscenico è sempre stato internazionale”. Musicisti di nuove nazionalità si sono uniti quest’anno, e nuovi Comuni ticinesi, a estendere la proposta. Anche turistica. Roberto Badaracco, vicesindaco di Lugano, di quest’ultimo punto è soddisfatto, e riconosce al festival “il pregio di colmare, non in senso negativo e con proposte di qualità, un periodo in cui la classica va in letargo”, oltre che “la messa in rete dei vari enti, Lac, Conservatorio, associazioni, gruppi”.

Da Cimarosa in poi

L’opera, dicevamo. Il 2023 è l’anno de Il matrimonio segreto, dramma giocoso di Domenico Cimarosa messo in scena da cantanti e strumentisti dell’Opera studio internazionale ‘Silvio Varviso’, coordinata e artisticamente diretta da Umberto Finazzi per la regia di Daniele Piscopo. Dopo la ‘prima’ di martedì 18 luglio alle 20 nell’Aula magna del Conservatorio, Cimarosa toccherà Magliaso (19.7), Bellinzona (20.7), Novaggio (21.7), Sorengo (23.7), Lugano (25.7) e Locarno (27.7).

Opera a parte, Ticino Musica è sempre, idealmente, divisibile per temi. Pieghevole alla mano, guidati da Meszaros: la sezione ‘Grandi maestri e giovani promesse’ riunisce l’esperienza dei giovani musicisti in concerto con il proprio maestro, “cosa che, formativamente, rimane impressa nel giovane musicista per sempre”. In quest’ambito, si segnala l’evento del 29 luglio in Conservatorio, per un programma che include Ciaikovskij, Dvořák e Vivaldi. Con l’occasione, elenchiamo i docenti delle masterclass: Adrian Oetiker (pianoforte), Ulrich Koella (musica da camera con pianoforte e accompagnamento pianistico), Stefano Molardi (organo e tastiere antiche), Alessandro Moccia (violino), Danilo Rossi (viola), Asier Polo (violoncello), Andrea Oliva (flauto), Ivan Podyomov (oboe), Calogero Palermo (clarinetto), Gabor Meszaros (fagotto), Adrían Díaz Martínez (corno), Frits Damrow (tromba), Vincent Lepape (trombone), Anne Jelle Visser (tuba), Pablo Márquez (chitarra).

Relativamente ai Grandi maestri, spicca l’originale proposta ‘3x3 Concerto in trio’ (24.7) dedicata al fondatore di Ticino Musica, Janos Meszaros, nel 90esimo dalla nascita. Nello specifico, la moltiplicazione è l’unione del Trio per clarinetto, viola e pianoforte di Mozart (detto anche ‘Trio dei birilli’, con Palermo, Rossi e Koella) con quello per oboe, fagotto e pianoforte di Poulenc (con Podyomov, Meszaros e ancora Koella) e del Trio n.1 di Mendelssohn per violino, violoncello e pianoforte (con Koella, Moccia e Polo; gli ultimi due sono nuove entrate del festival).

Grandi e giovani promesse toccheranno anche il Canton Grigioni con il concerto del 28 luglio nella Chiesa del Castello di Mesocco. ‘Carta bianca agli ottoni’ (30.7) è invece il concerto di gala con Damrow, Lepape, Martínez e Visser, insieme ai partecipanti alle relative masterclass e all’Ensemble Iyoko, il quintetto di ottoni in residenza di Ticino Musica 2023. Della sezione ‘Ensemble in residence’ fa parte anche il Quintetto Fedro, che sarà protagonista della passeggiata musicale, quest’anno in programma a Bedigliora (15.7).

Sul palcoscenico e dietro le quinte

Il festival apre come sempre ai vincitori dei concorsi internazionali: il 26 luglio, in Conservatorio, il clarinettista Lilian Lefebvre (primo premio e sei premi speciali al concorso Primavera di Praga 2022); la sera dopo, nella stessa sede, il Trio Sirius, complesso di fisarmoniche affermatosi al ‘Marcello Pontillo’ di Firenze. L’elenco delle esibizioni della sezione ‘Giovani maestri si presentano’ è assai lungo e lo lasciamo alle parole del direttore artistico: “È una specialità del nostro festival, la nostra filosofia è che la preparazione di un brano musicale termina con la presentazione in pubblico, non basta averlo imparato. Suonare significa reggere il palcoscenico e Ticino Musica fa sì che questo accada al Lac, e in altri posti deputati alla musica”.

Apriamo un’ultima finestra sulle Openclass (dal 20 al 23.7). Meszaros: “Sono, in sostanza, masterclass aperte al pubblico, che può assistere al dietro le quinte del processo d’insegnamento e di apprendimento. Sono state introdotte più di dieci anni fa con la masterclass di trombone. Da allora cambiano di volta in volta gli strumenti, quest’anno sarà la volta di organo e clavicembalo”.

Le finanze

Il festival non avrà la sua Ticino Musica Festival Orchestra, e anche questa è una notizia. La compagine di 46 musicisti fondata lo scorso anno dopo una selezione online, affidata per l’esordio ad Alexander Shelley, direttore musicale della Canada National Arts Centre Orchestra ed ex corista di Ticino Musica, è per il momento congelata. Guido Santini, presidente della Fondazione Ticino Musica, esprimendosi sul difficile momento finanziario, si rivolge a distanza a Marina Carobbio, invitando la neo direttrice del Decs a “interrompere la decurtazione costante del contributo cantonale annuale” per “riportarlo a importo che permetta di concretizzare non solo a parole l’importanza del festival a livello turistico e culturale”. In gioco c’è “una potenziale riduzione del numero di eventi, per ora gratuiti”, al netto della già citata orchestra ‘in sospeso’.

“Il piano è di riproporla nel 2024 – gli fa eco Meszaros – e il direttore musicale è già stato incaricato. Se entro l’autunno le prospettive non saranno rosee, slitteremo di nuovo. Vorremmo che almeno per il 30ennale la cosa si possa fare” (il programma completo è su www.ticinomusica.com).

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