Culture

Incontro con Francesco Targhetta, cantore della contemporaneità

La Casa della Letteratura di Lugano ospita lo scrittore e poeta italiano in un incontro pubblico, venerdì 5 maggio alle 18

Francesco Targhetta a Lugano il prossimo 5 maggio
28 aprile 2023
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Francesco Targhetta, il cantore della contemporaneità – come bene dimostra anche l’ultimo volume pubblicato per La Nave di Teseo ‘La colpa al capitalismo’, pubblicato a dieci anni dall’acclamato romanzo in versi ‘Perciò veniamo bene nelle fotografie’ che lo fece conoscere –, sarà ospite della Casa della Letteratura di Lugano (viale S. Franscini 9) venerdì 5 maggio alle 18. L’incontro, con ingresso gratuito, è parte della rassegna di poesia contemporanea Spaziobianco, ideata da Jordi Valentini e Mattia Bettoni che condurranno la serata attraversando la produzione di Targhetta e interrogandolo sulle scelte, sulle scritture, sullo sguardo che non naufraga nonostante il mondo attorno, talvolta, guidi verso lo “sperdimento”.

Se ‘Perciò veniamo bene nelle fotografie’ rivelò Francesco Targhetta tra le principali voci della generazione precaria degli anni dieci, ‘La colpa al capitalismo’ apre, invece, un nuovo capitolo dedicato all’indagine in versi dell’esistenza. Abitata da personaggi isolati e vulnerabili, sospesi fra strategie d’esistenza e tentativi d’amore, disseminati lungo paesaggi labili dai profili industriali, la raccolta racconta la solitudine, il conformismo e il senso di competizione sotto la morsa del tardo capitalismo, vessato ulteriormente dalla pandemia. Le poesie di ‘La colpa al capitalismo’ dissezionano con lingua asciutta e precisa un sentimento sempre in bilico fra malinconica resa alla presunta modernità e resistenza e confermano Francesco Targhetta come una delle voci più originali e nitide della poesia italiana.

Medesimo impegno – e dissezione – accade in prosa: un ulteriore acclamato successo è stato il romanzo ‘Le vite potenziali’ (Mondadori 2018, Premio Selezione Campiello, Premio Giuseppe Berto, e Premio Bergamo 2019). I tre protagonisti trentacinquenni, sono lo specchio di una generazione che si è trovata di fronte al cambiamento epocale della tecnologia pur avendo conosciuto la qualità della vita pre hi-tech. Ma il romanzo non è esattamente un ritratto generazionale perché la trasformazione tecnologica riguarda tutti. Nel racconto delle storie dei tre protagonisti l'autore afferma che viviamo in una sorta di realtà aumentata, per cui siamo qui e ora, ma contemporaneamente diluiti e dispersi in tutti i rivoli di vita legati alla nostra attività virtuale che ci indirizzano ogni minuto in mille direzioni diverse... verso vite potenziali, appunto.

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