Culture

Trombettista jazz batte Apple, nuova causa dopo i Beatles

Il musicista rivendica il suo marchio ‘Apple Jazz’ depositato nel 1985

(Keystone)
9 aprile 2023
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Dopo i Beatles, Apple fronteggia un'altra causa musicale che ha i connotati della storia di Davide contro Golia. Un trombettista ha fatto causa al colosso di Cupertino e, per il momento, la Corte d'appello Usa gli ha dato ragione.

Oggetto del contendere è parte del marchio Apple Music, che l'azienda americana utilizza per il servizio di canzoni in streaming e che il musicista non vuole venga esteso alle esibizioni dal vivo, in quanto si ritiene suo legittimo proprietario avendo depositato il marchio Apple Jazz, prima di quanto abbia fatto Apple col suo Music.

Nel 2007 la società della Mela chiuse una lunga battaglia giudiziaria con la casa discografica dei Beatles la cui effige era una mela verde.

I fatti di questa nuova diatriba risalgono al 2015, anno in cui Apple lancia ufficialmente sul mercato la piattaforma Music per identificare diverse categorie di servizi, tra cui la musica in streaming.

È stato allora che Charlie Bertini, questo il nome del musicista, un trombettista jazz anche organizzatore di festival, ha avviato la battaglia legale nei confronti di Cupertino per la musica dal vivo del suo marchio Apple Jazz: nel 2021 il tribunale dello US Trademark Office ha dato ragione all'azienda californiana in quanto, sosteneva, il marchio era da correlare ad Apple Corps, registrato dai Beatles nel 1968 poi confluito in Apple e dunque ben prima di quello di Bertini depositato nel 1985.

Pochi giorni fa, invece, la sentenza è stata ribaltata dalla Corte d'appello Usa, come riporta Reuters online: in sostanza Apple non può estendere i diritti del marchio Apple Corps alle esibizioni dal vivo, categoria ben diversa dalle registrazioni audio per cui il marchio stesso è stato depositato in origine.

Il musicista ha sostenuto che il marchio Apple Music applicato alle esibizioni dal vivo non farebbe altro che creare confusione con il suo Apple Jazz. "Forse questa decisione aiuterà anche altre piccole aziende a proteggere i loro diritti sui marchi", ha detto l'avvocato di Bertini.

Nel 2007 si è chiusa a favore di Cupertino, dopo una estenuante battaglia giudiziaria, la causa tra le due mele più famose del mondo - la Apple Inc di Steve Jobs e la Apple Corps dei Beatles - divise dall'assegnazione del marchio. L'accordo giudiziale aveva portato allo sblocco dei diritti per la vendita sulle canzoni dei Beatles su iTunes, il negozio di musica digitale creato da Apple.

All'epoca fu ipotizzato che Steve Jobs, un fan del quartetto di Liverpool, avesse sborsato mezzo miliardo di dollari per rilevare i diritti sul marchio della Apple Corps dei Beatles, lasciandono comunque al gruppo musicale e agli eredi la licenza per l'uso in campo musicale.

Resta da capire, nella causa del trombettista jazz per il suo marchio di musica dal vivo, quale sarà la prossima mossa di Apple. La decisione - come fa notare il sito specializzato 9to5Mac - potrebbe non avere molta importanza per la società californiana, dopo che ha abbandonato il suo annuale Apple Music Festival dal vivo nel 2017.

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