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Razzie Awards, ‘trionfano’ Tom Hanks e ‘Blonde’

‘Pernacchie’ a forma di lamponi: assegnati gli annuali Oscar al contrario, ovvero i premi per le peggiori produzioni di Hollywood

‘Blonde’, definito dalla critica dei Razzie “misogino, salace e bugiardo”
(Netflix)

Fondati oltre quarant’anni fa da due laureati di Ucla, John Wilson e Mo Murphy, e attribuiti da una giuria di 1’200 membri, i Razzie Awards sono la parodia degli Academy Awards. Premiano le peggiori produzioni di Hollywood e come statuetta hanno dei lamponi, diventando Golden Raspberry Awards (’blowing a raspberry’ in inglese significa fare una pernacchia). I Razzie di quest’anno hanno incoronato ‘Blonde’ come peggior film, definito dalla giuria "misogino, salace e bugiardo", Il regista Andrew Dominik, ispiratosi al romanzo di Joyce Carol Oates, è accusato di "aver sfruttato senza vergogna la memoria della defunta Marilyn Monroe".

Per ‘Gli spiriti dell’Isola’, Colin Farrell ha vinto un Razzie per "la migliore redenzione", attribuito all’ex concorrente ai Razzie che "ha ripreso le ali ed è riemerso dall’inferno dei premi": nello specifico, dalla performance come Alessandro il Grande che nel 2004 era valso all’irlandese la nomination a peggior attore a essere entrato nella cinquina del miglior attore agli Oscar 2023. Farrell ha battuto rivali come Mark Wahlberg per ‘Father Stu’ e Val Kilmer per il documentario di Netflix ‘Val’.

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