Si tratta del settimo anno consecutivo in cui il mercato registra un aumento: +4% del fatturato nel 2022. A incidere lo streaming e i social network
Nel 2022 il mercato svizzero della musica ha generato un fatturato di 223,7 milioni di franchi, il 4% in più rispetto all’anno precedente. Tale incremento è riconducibile in particolare allo streaming e ai social network, indica la sezione elvetica della Federazione internazionale dell’industria fonografica (Ifpi).
Si tratta del settimo anno consecutivo in cui il mercato registra una crescita. Vero e proprio "motore" è il settore del digitale con un aumento dell’8% rispetto all’anno precedente a 190 milioni di franchi, ossia l’85% delle vendite complessive.
All’interno di questo segmento la maggiore progressione è stata realizzata dallo streaming finanziato dalla pubblicità, precisa l’Ifpi. Ciò si spiega innanzitutto con l’uso di brevi video sulle reti sociali quali TikTok e Facebook.
Stando a Ivo Sacchi, presidente di Ifpi Svizzera e direttore operativo di Universal Music Switzerland, si tratta di un’"evoluzione positiva" che "riduce la dipendenza del mercato della musica nei confronti di talune piattaforme".
Con 24 milioni di franchi, lo streaming finanziato dalla pubblicità supera per la prima volta i supporti fonografici fisici. Questi ultimi registrano un giro d’affari di 21,4 milioni di franchi, ovvero il 10% della quota di mercato.
Se il segmento dei Cd era già in calo da numerosi anni, il vinile ha registrato un leggero arretramento per la prima volta nel 2022. Le vendite di vinile erano infatti progredite negli ultimi dodici anni, ha sottolineato Ifpi.
Quest’ultima associazione conta 40 membri che rappresentano quasi il 90% del mercato svizzero della musica. L’Ifpi fa parte dell’associazione mondiale del settore, che conta 1’300 membri in 70 diversi Paesi.