Culture

‘Leggere Lolita a Teheran’, voce (e sostegno) alle donne

Al Lac una riflessione sulla situazione in Medioriente con brani dal libro di Azar Nafisi; ma anche la danza de ‘Gli anni’ con Marta Ciappina

Ottobre 2022: proteste in Iran dopo la morte di Mahsa Amini, 22 anni, fermata dalla polizia morale iraniana
(Keystone)
8 febbraio 2023
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Lunedì 13 febbraio alle ore 18 nella Hall del Lac incontro di discussione e la lettura drammatizzata di ‘Leggere Lolita a Teheran’. A sostegno di quanto sta accadendo in Medioriente, il Lac – nel suo ruolo di istituzione culturale aperta e sociale – si schiera a favore delle donne e delle lotte quotidiane che milioni di loro stanno conducendo per conquistare diritti e libertà negati da troppo tempo. La serata sarà introdotta da un momento di riflessione e confronto su quanto sta accadendo in Iran e Afghanistan. Roberto Antonini, giornalista esperto in questioni internazionali e del Medioriente, aprirà l’incontro dialogando con due donne impegnate nella lotta a sostegno dei loro Paesi: l’iraniana Parisa Nazari e l’afghana Jamileh Amini.

A seguire Cinzia Spanò, accompagnata da Roberta Di Mario al pianoforte, proporrà una lettura di brani tratti dal best seller ‘Leggere Lolita a Teheran’ di Azar Nafisi (Adelphi, 2003). Un libro che racconta la storia autobiografica dell’autrice, costretta a lasciare l’università in cui era docente a causa delle pressioni del regime iraniano. Nafisi trasformerà la propria casa in un luogo di resistenza letteraria.
L’incontro, organizzato nell’ambito di LAC edu, è a ingresso gratuito.

Martedì 14 in Teatrostudio (ore 18) Marco D’Agostin, premio Ubu come performer "under 35" (2019), presenta ‘Gli anni’, lavoro pensato con e per Marta Ciappina, vincitrice del Premio Danza & Danza 2022 come interprete dell’anno. Qualcuno ha scritto che c’è una distanza incolmabile tra quel che è successo un tempo e il modo in cui ci appare ora, ammantato di una strana irrealtà. La coreografia de ‘Gli anni’ è costruita per tentare di ricucire questo strappo: la storia di un singolo – Marta Ciappina, interprete unica per itinerario artistico e peculiarità tecniche nel panorama della danza italiana – invita gli spettatori a giocare con la propria memoria. Il corpo di Marta e gli occhi di chi la guarda intraprendono un viaggio che fa la spola tra il presente (il momento della performance) e il passato di ognuno di noi, in una trama di andate e ritorni che confonde storie, canzoni e ricordi. Su palco e platea si stende lenta l’ombra di un romanzo: l’invito è quello di scriverlo insieme, un’opera a cento mani che esorta ad attraversare le rovine, guardando in alto.

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