storia

L’archivio diplomatico svizzero del ‘fatidico’ 1992 sarà online

Scaduto il periodo di protezione legale dei documenti, dopo 30 anni saranno accessibili le fonti che raccontano il crollo della politica europea

La pagina iniziale del sito del centro di ricerca Dodis (www.dodis.ch)
16 dicembre 2022
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Il centro di ricerca Dodis (Documenti diplomatici svizzeri), con l’inizio del nuovo anno, pubblicherà gli archivi relativi al "fatidico" 1992. Dopo la scadenza del periodo di protezione legale di 30 anni, dal 1° gennaio 2023, le circa 1’700 fonti selezionate – che illustrano fra gli altri il crollo della politica europea, ma anche la messa in discussione della neutralità sullo sfondo degli sviluppi nell’Europa orientale – saranno accessibili.

Per molti aspetti, il 1992 è stato un anno politico decisivo. "I documenti dimostrano che una volta svanite le certezze della Guerra Fredda, la Svizzera si è trovata ad affrontare soprattutto questioni di integrazione politica", osserva il direttore del centro Sacha Zala, citato in un comunicato stampa.

Ecco allora che leggendo fra le carte, capita di imbattersi nella votazione del 6 dicembre 1992, quando il popolo svizzero rifiutò lo Spazio economico europeo: il 50,3% dei votanti si espresse infatti contro. Un’adesione che venne bocciata per soli 23’105 voti, ma il ‘no’ di quasi tutti i Cantoni di lingua tedesca fu schiacciante. La votazione segnò quindi una svolta epocale per la politica estera svizzera.

Il centro di ricerca Dodis è un istituto dell’Accademia svizzera di scienze umane e sociali. Come polo di competenza per la storia della politica estera svizzera e delle relazioni internazionali della Svizzera, l’istituto svolge ricerca fondamentale sulla storia contemporanea della Svizzera dal 1848.

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