Chilometro zero

L’italiano accademico impoverito dagli anglicismi

Petralli, Cerase e Duca Widmer si confronteranno sul tema dell’inglese come lingua imperante: venerdì 9 settembre alla Biblioteca cantonale di Locarno

Alessio Petralli
(Ti-Press)
29 agosto 2022
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‘In italiano, please! Per un uso equilibrato di italiano e inglese nel mondo accademico’: il titolo assai significativo è dell’incontro che si terrà venerdì 9 settembre (alle 18.15) nella sala conferenze della Biblioteca cantonale di Locarno, nell’ambito del ciclo Chilometro zero.

La presenza ingombrante dell’inglese nei curricula universitari genera certamente più di un problema; su tutti e in prospettiva un impoverimento del lessico e della testualità scientifica delle altre lingue nazionali, che si vedono in concreto deprivate di un vocabolario autonomo e forse di una parte della capacità di ragionamento ad alto livello accademico.

L’inglese finisce così per diventare una competenza qualificante in sé, talora anche a scapito del livello scientifico: chi conosce la lingua gode in altre parole di un privilegio scientifico spesso immotivato. Ne parleranno Alessio Petralli, linguista, direttore della Fondazione Möbius Lugano; Marco Cerase, consigliere della Camera dei deputati della Repubblica italiana e autore di ‘In italiano, please! Istigazione all’uso della nostra lingua all’università’ (Roma, 2019); Monica Duca Widmer, ingegnera chimica e presidente dell’Università della Svizzera italiana.

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