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Un oggetto, tante storie. I libri d’artista, opere da sfogliare

Allo Spazio Officina presentazione della raccolta a cura Susanne Bieri. L’autrice: ‘Sono divertenti e alla portata di tutti’

Gian Paolo Minelli, Zona Sur, Barrio Piedra Buena, Buenos Aires Argentina 2001–2006, Ginevra: Attitudes, 2007
(BN/Simon Schmid)
6 luglio 2022
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È poco conosciuto persino dagli appassionati d’arte e se tanto ci dà tanto, è oggetto misterioso per i profani. Eppure può essere davvero tanto divertente, «perché con ognuno di essi si scopre una storia diversa». Parola di esperta, l’autrice del volume ‘Schweizer Künstlerbücher – Livres d’artistes suisses – Libri d’artista svizzeri – Swiss artists’ books’ e conservatrice delle raccolte grafiche alla Biblioteca nazionale svizzera di Berna, che prova a rispondere alla domanda su cosa sia un libro d’artista. «È proprio questa la questione di base, che mi ha portata a realizzare questo libro: lo scriva nell’articolo – esordisce con una sonora risata Susanne Bieri –. Sono partita dal fatto di non sapere precisamente cosa fosse un libro d’artista. Può sembrare un po’ strano, dal momento in cui da quasi trent’anni mi occupo della collezione di stampe e disegni alla Biblioteca nazionale, dove si trova la più grande collezione di libri d’artista in Svizzera». Dopo i tre anni che le ha richiesto la stesura di quella che è la prima panoramica critica sui libri d’artista svizzeri, è arriva alla conclusione «che le definizioni sono praticamente tante quanti sono i libri d’artista. Per provare a spiegare: è un libro che è se stesso un’opera d’arte; non è sull’arte, ma un oggetto d’arte».

Oggetto che per parecchio tempo ha fatto l’interesse per lo più degli specialisti. «Perché in un certo senso è chiuso su se stesso, a volte non si vede che è un’opera d’arte – spiega Bieri –. Dall’esterno può apparire un libro come tanti ed è solo aprendolo, che si capisce e si avverte che è qualcosa di più di un volume solito». Alla sua difficile diffusione a un pubblico più ampio contribuisce anche il fatto che «non può essere esposto bene: se ne vede solo la copertina o una pagina o due pagine. Lo si deve avere in mano, per apprezzarne il contenuto; che è davvero variato e non si limita alla sola pittura: si va dalla fotografia alla scultura; poi ci sono artisti il cui lavoro artistico è produrre proprio questo tipo di volumi o musei che ritengono più interessante realizzano un libro d’artista al posto del tradizionale catalogo delle opere in mostra».

Al giorno d’oggi possedere una di queste opere d’arte è alla portata delle tasche di un pubblico assai più ampio rispetto a quello élitario dei collezionisti. «Nella produzione contemporanea, ad esempio, ci sono pezzi a cinque franchi o addirittura gratuiti. I libri d’autore non sono più un lusso come invece certi volumi del passato, che hanno raggiunto prezzi folli». Negli ultimi vent’anni le pubblicazioni di questo genere di libri hanno visto una rinascita sia a livello nazionale che internazionale; sono nate fiere che li espongono (Bologna, Torino, nell’ambito di ArtBasel, per citarne alcune) e ci sono editori che si occupano unicamente di questo settore. «Una spinta in tal senso è stata la scoperta o la riscoperta, da parte dei giovani, della stampa come forma di espressione. Stampa che è diventata vieppiù semplice e abbordabile in termini di costi e con delle semplici fotocopie si poteva dar vita a delle opere».

Unico nel suo genere

In 408 pagine ‘Schweizer Künstlerbücher – Livres d’artistes suisses – Libri d’artista svizzeri – Swiss artists’ books’ analizza lo sviluppo e la rilevanza del fenomeno in Svizzera, partendo dalla collezione di libri d’artista della Biblioteca nazionale. Uno studio effettuato anche sulla base di 112 interviste fatte a specialisti (storici d’arte, collezionisti, case editrici), cui Susanne Bieri ha posto 450 domande ricevendo 650 tra annotazioni e aneddoti. Uno scambio che tratta 1’500 titoli che testimoniano lo sviluppo e la rilevanza del fenomeno in Svizzera in un arco temporale che va dai codici miniati altomedievali alle attuali fanzine; facendo dunque dell’opera di Bieri un compendio enciclopedico di libri d’artista unico nel suo genere.

Il volume sarà presentato oggi, giovedì 7 luglio, allo Spazio Officina di Chiasso (ore 18), introdotto e illustrato dall’autrice (che è anche presidente del Comitato scientifico del m.a.x. museo), con interventi di Caterina De Pietri (direttrice Artphilein Edizioni), Simona Martinoli (direttrice Fondazione Marguerite Arp), Nicoletta Ossanna Cavadini (direttrice m.a.x. museo e Spazio Officina).