Culture

Le terme in Europa tra Medioevo e Rinascimento

Incontro con Massimo Danzi, professore all’Università di Ginevra, lunedì 21 marzo alle 18 nell’Aula multimediale del Liceo cantonale di Bellinzona

Hans Bock, Bagno a Leukerbad (1597, olio su tela, Basilea, Kunstmuseum)
14 marzo 2022
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Alla fine dell’Impero Romano d’Occidente, la pratica dei bagni termali e delle acque curative cadde in disuso per risorgere tra Medioevo e Rinascimento, spesso per iniziativa di sovrani o principi locali e in parallelo all’affermazione di una nuova cultura del corpo. Carlo Magno rimette così in attività le terme di Aquisgrana, l’imperatore Federico II restaura i bagni flegrei, il condottiere veneziano Bartolomeo Colleoni le terme di Trescore, in territorio bergamasco. Diversamente che nel passato, l’antica pratica sociale si accompagna, in Italia, a una importante quanto mal nota letteratura sulle acque, fatta di testi che ne illustrano le virtù curative, trattati medici, prontuari o regimina sanitatis. È una medicina ‘pratica’, che mira al benessere dell’animo e del corpo e sulla quale s’interrogano medici, giuristi, teologi, filosofi o semplici naturalisti.

La ricchezza di questa letteratura sul corpo, che dall’Italia medievale si diffonde al resto d’Europa influenzando ambiti molto diversi come, per esempio, quello delle arti figurative, è oggetto di ‘Cura dell’anima, cura del corpo. Le terme in Europa tra Medioevo e Rinascimento’, incontro con Massimo Danzi, professore all’Università di Ginevra, in programma lunedì 21 marzo alle 18 nell’Aula multimediale del Liceo cantonale di Bellinzona (www.liceobellinzona.ti.ch).

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