Culture

La pandemia fa calare drasticamente i visitatori dei musei

Cresce, per contro, l’offerta digitale. Sono i dati che riguardano 1’053 musei svizzeri censiti dall’Ufficio federale di statistica

A soffrire maggiormente del calo di visitatori è stata la Svizzera romanda (Keystone)
9 novembre 2021
|

Nel 2020, anno segnato dalla pandemia di Covid-19, nei 1’053 musei svizzeri censiti dall’Ufficio federale di statistica (Ust) il numero di eventi (-62%), visite guidate (-54%) e ingressi (-43%) ha subito un drastico calo. Al contempo si registra però una crescita dell’offerta digitale. Un calo si registra inoltre nel numero dei musei recensiti, 75 in meno del 2019, questo a causa delle strutture chiuse durante la pandemia. La diminuzione più drastica si registra nella Svizzera italiana -13%, contro -7% nella Svizzera tedesca e -2% nella Svizzera romanda.

Meno visitatori

Nel 2020 si sono contati 8,1 milioni d’ingressi nei musei svizzeri, pari a un calo del 43% rispetto al 2019 (14,2 milioni). Il numero di musei “a forte affluenza di pubblico”, ovvero quelli che registrano oltre 50mila ingressi all’anno, si è quasi dimezzato passando dai 60 del 2019 ai 32 del 2020, sottolinea l’Ust sul suo sito web. A soffrire maggiormente del calo di visitatori è stata la Svizzera romanda, dove il numero medio d’ingressi è diminuito del 48% contro il 35% della Svizzera tedesca. Un calo proporzionale all’andamento della pandemia e ai giorni di chiusura dei musei nelle varie regioni linguistiche.

Offerta digitale ampliata

Per compensare le chiusure i musei hanno sviluppato la loro presenza online. Il 40% di essi ha investito più tempo per lavorare sul proprio sito web, mentre il 36% ha aumentato l’attività sui social media. In generale, l’offerta digitale è stata ampliata ad esempio attraverso l’invio di newsletter o la pubblicazione d’immagini di opere. L’aumento più notevole concerne la pubblicazione di video, a cui ha aderito il 26% dei musei.

Riduzione degli eventi

Dalle informazioni fornite oggi dall’Ust sul suo sito web emerge che il calo più drastico si è riscontrato nel numero di eventi (vernissage, spettacoli, conferenze, ecc.) passati dai 37mila del 2019 ai 14mila del 2020. Il numero medio di visite guidate è anch’esso calato: 46 nel 2020 contro 95 l’anno precedente. Sono 1’125 le esposizioni temporanee inaugurate nel 2020, rispetto alle 1’636 del 2019 segnando un calo del 31% che è maggiormente pronunciato nel caso dei musei regionali e locali (-39%).

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE