Culture

Premio Giovanni Nencioni al locarnese Ariele Morinini

Il premio dell’Accademia della Crusca per una tesi di dottorato in linguistica italiana discussa all'estero sarà consegnato lunedì 13 settembre

10 settembre 2021
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Tesi di dottorato discussa all’Università di Losanna nel 2019 e premiata, lunedì prossimo 13 settembre, all'Accademia della Crusca a Firenze: il locarnese Ariele Morinini riceverà il "Premio Giovanni Nencioni per una tesi di dottorato in linguistica italiana discussa all'estero", giunto alla X edizione. Il suo lavoro di dottorato dal titolo "Lingua, letteratura e identità nella Svizzera italiana" ha avuto come relatore il professore Lorenzo Tomasin.

Ariele Morinini si è formato presso l'Università di Losanna, dove nel 2013 ha ottenuto una laurea magistrale in italianistica. Qui ha successivamente lavorato come assistente diplomato e ha partecipato a un progetto di ricerca finanziato dal Fondo nazionale svizzero, diretto dal professor Lorenzo Tomasin, nell'ambito del quale ha elaborato la sua tesi di dottorato. Nello stesso ateneo ha svolto incarichi di docenza; attualmente collabora con l'Università di Losanna e insegna alla Scuola cantonale di commercio di Bellinzona.

Gli accademici Gabriella Alfieri, Vittorio Coletti e Annalisa Nesi, commissari per l'edizione 2021, hanno deciso unanimemente di assegnare il premio alla tesi di Ariele Morinini con le seguenti motivazioni: "Dedicata a ricostruire la vicenda della percezione e della valutazione dell'italianità linguistica della Svizzera italiana, la tesi affronta – con proficua convergenza di metodo tra storia della lingua e filologia – la tematica in prospettiva storica, dalle tracce medievali e d'età moderna del dialetto lombardo alla forte emersione di una coscienza e di una conoscenza linguistica locale tra Otto e Novecento, quando la tensione all'identità elvetica e la fedeltà alla lingua italiana non sembrano sempre andare d'accordo. L'autore si muove con abilità tra documenti e risultanze storico-filologiche e discussioni politico-identitarie, tra sospettosi nazionalismi e fierezze transfrontaliere".