Con Sandro Schneebeli nella sede dell'Associazione da lui fondata, in tempi in cui il musicista è sempre più 'imprenditore’: ‘Per me è così da trent'anni’.
Eppur si muove. Il fermento musicale, sopito per mesi, torna a farsi sentire/ascoltare. Preso come musicista, a queste latitudini si tornerà ad apprezzare Sandro Schneebeli – notizia più recente – all’interno di Sand’s 2B a Band (feat. Enrique Parra) a Gordevio il 5 agosto, per il redivivo Vallemaggia Magic Blues. «Avrei anche dovuto tenere dieci concerti ad Ascona, per JazzAscona», ci spiega Schneebeli. JazzAscona che non ci sarà così come non ci sarà la rassegna di Coira nella quale era atteso. «Giugno è saltato, ma qualcosa riprende», aggiunge il musicista. Precisamente a Kloten, sabato 12 giugno, con il progetto Through Sound (Attraverso il suono) insieme a Neneh Alexandrovic, bernese dalle origini russe, serbe e italiane, portatrice di una lingua totalmente nuova, di sua creazione, di cui avevamo scritto presentando gli ultimi ‘Suoni al buio’. Lingua che si ascolterà anche in Piazza Grande durante la ‘E...state a Locarno’, il prossimo 25 giugno.
Insieme al musicista, però, c’è anche un altro Sandro Schneebeli. E da quella di Locarno bisogna spostarsi alla Piazza Grande del Malcantone, per la stagione dell’Associazione culturale Salone Piazza Grande Curio, che quest’anno assicura appuntamenti ogni sabato. Ma Schneebeli non sarà sempre sotto i riflettori, per quella cosa che il musicista oggi è – e forse necessariamente dev’essere – imprenditore di sé stesso: «Per quanto mi riguarda – spiega Sandro – succede così da trent’anni almeno, ed è qualcosa che ho sempre sentito di avere dentro di me, per indole. Ricordo che già ai tempi della scuola di jazz a Berna vivevo la sensazione di non dover rimanere in casa ad aspettare che suonasse il telefono, ma quella di mettermi a organizzare, credo per un’intuizione che non funzioni esattamente così, che siccome hai un diploma tutti ti chiameranno, per forza».
Perché a Berna, al tempo, la discussione era questa: «“Io mi diplomo e poi inizierò a suonare, perché mi chiameranno”, dicevano. Certo, può succedere che il passo dal diploma all’insegnamento in una scuola di musica sia, se non immediato, agevolato, ma è anche una situazione in cui il musicista rischia di fermarsi. Ho sempre vissuto la consapevolezza che se mai avessi voluto vivere di musica, avrei dovuto darmi da fare». Cosa che vale ancor di più oggi: «La mia attività al momento è 5% chitarra e il 95% organizzazione, grafica, comunicazione, pagine social, il coordinamento dell’Associazione, dei volontari che vi lavorano, la cassa, il fondo cassa, caffé e brioches, e di pomeriggio aperitivi e cocktail, che è una cosa che mi è sempre piaciuta».
Tanto gli è sempre piaciuta, a Schneebeli, che a settembre inizierà la scuola esercenti: «Erano quattro o cinque anni che pensavo d’intraprendere una nuova formazione. Il mio lavoro è la musica, ma la mia passione è organizzare eventi, meglio ancora se gastronomici».
Per arrivare al punto: Sandro Schneebeli è il fondatore del ‘Piccolo Lac del Malcantone. «Lo presento così perché credo che si possa godere di concerti di ottima qualità senza necessariamente spostarsi a Lugano. Certo – dice sorridendo – non è che possiamo far entrare un’orchestra sinfonica nella sala di Curio, però...». Sempre sorridendo: «Il Salone Piazza Grande di Curio avrei voluto chiamarlo Cac, Curio Arte Cultura, ma non suonava benissimo...».
L’Associazione che sta dietro il progetto ha un suo presidente che non è una carica politica, ma uno che la musica la conosce bene: «Nicolas Gilliet è un amico di lunga data», racconta ancora Schneebeli. «Con lui, nel 1998, ebbi la mia prima esperienza discografica in uno studio di registrazione. Con lui, suo fratello e con John Boutté, uno degli ambasciatori della musica di New Orleans in Svizzera, come ospite. Da quel momento siamo sempre rimasti amici, ad Ascona ai tempi delle jam session al Torchio e in tutto quel che è accaduto in seguito. Cerchiamo di portare avanti discorso culturale che da quest’anno andrà oltre la musica». In arrivo a Curio, cinematograficamente parlando, sono i registi Vito Robbiani e Patrick Botticchio; culinariamente parlando, Olaf Baumann, sabato 12 giugno. «Sto cercando di creare più sinergie possibili anche oltre la città, perché si può offrire qualcosa di qualità anche da un piccolo villaggio come questo».
Schneebeli il musicista, invece, suonerà in casa il prossimo 19 giugno alle 17 nel Soul Jazz Duo con Andi Appignani all’organo Hammond. E ancora sabato 3 luglio, sonorizzando dal vivo il primo lungometraggio di Charlie Chaplin, ‘The Kid’, in una serata da chiudersi con il film-documentario ‘Well, come home!’ (rielaborazione videografica di Elena Morena Weber) sull’omonimo spettacolo che nel 2019, con le musiche di Schneebeli, fece di Fescoggia la protagonista aggiunta di una piéce teatrale portata in scena sullo stesso luogo di ambientazione. Poco prima, il 26 giugno, il concerto di Martin Lechner, artista nominato agli Swiss Jazz Awards – «A mio parere, uno dei migliori cantanti soul-jazz in Svizzera», garantisce chi l’ha chiamato – a Curio con Oliver Keller.
Tra luglio e agosto, altri appuntamenti, tra cui l’afroamericana (di casa in Svizzera da molti anni) Sandy Patton, già ospite nel primo disco dello Schneebeli solista, in duo con il fisarmonicista, pianista e compositore Antonello Messina, concerto di prossimo annuncio. Tutto il resto che c’è da sapere sul piccolo Lac del Malcantone, è su www.piazzagrande-curio.ch.
Martin Lechner & Oliver Keller, il 26 giugno alle 19 (foto: M. Lechner)