Culture

Verbano Musica Estate, musica da camera a chilometro zero

A colloquio con Tommaso Maggiolini, direttore artistico: dal 6 al 27 giugno, tra Locarno e Ascona, Elisa Netzer, Trio Linz, Lorenzo Reggiani, Orchestra Canova

Protagonisti e programma
29 maggio 2021
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È alla sua prima edizione; è rivolta principalmente a musicisti under trenta, anno più anno meno; è nata su iniziativa del flautista Tommaso Maria Maggiolini, che con Nicola Oliver Mottini e Valentina Londino, tramite l’Associazione 19e Trenta, da tempo già si muove nella musica professionistica con lo scopo di promuovere giovani talenti tramite organizzazione di concerti, corsi di perfezionamento e altri eventi. Si chiama Verbano Musica Estate, si svolgerà tra Locarno e Ascona ed è una prima assoluta. “In Ticino mancava una stagione di musica da camera dedicata solamente a giovani musicisti professionisti, diplomati, con già un’attività in corso, ma con tanto bisogno di occasioni per esibirsi, e adeguatamente retribuite». Lo specifica Tommaso Maggiolini, ideatore e direttore artistico di un evento che muove i suoi primi passi a partire dal prossimo 6 giugno, con il giovane e affermato talento dell’arpa Elisa Netzer, per continuare ogni successiva domenica del mese, il 13 giugno con il Trio Linz (Anton Jablokov, violino, Anastasia Shugaeva, viola, Nikolay Shugaev, violocello), il 20 giugno con il chitarrista Lorenzo Reggiani – questi primi tre sempre nella Chiesa Nuova di Locarno alle 17 – fino al gran finale di domenica 27 giugno alla Chiesa del Collegio Papio di Ascona, sempre alle 17, con l’Orchestra da camera Canova diretta da Enrico Saverio Pagano, con il soprano Sabrina Cortese. 

«Il tema è quello delle corde», spiega Maggiolini, «inclusa la voce, anch’essa in fondo strumento a corde, vocali». Il direttore artistico ha attinto da «persone vicine, che stimo a livello artistico e umano, e che non suonano perché sono miei amici, ma perché li conosco dal punto di vista musicale, in alcuni casi si è anche collaborato insieme, e sono tutte persone di grande qualità». Su quattro proposte, due sono pienamente ‘local‘ – Netzer e Reggiani — e il resto, anche se non svizzero, si è formato a Lugano. «È una proposta a chilometro zero, per evitare il rischio di andare a scomodare sempre i soliti nomi noti dall’estero e chi fa musica così bene qui da noi si ritrova sempre con niente in mano. Perché in Ticino ottimi musicisti ce ne sono davvero tanti, diplomati e di alto livello, e si ritrovano spesso o a non suonare del tutto o a suonare a cachet vergognosi». 

Imprenditorialità musicale

Tommaso Maggiolini, per il suo Verbano Musica Estate, ha fatto tutto da sé, dalla progettazione alla ricerca degli sponsor, nell’idea che oggi fare il musicista non basti più: «È finito il periodo del musicista che per fare un concerto viene chiamato e basta. Oggi il musicista deve anche trovarsi le occasioni, o crearsele. In molto hanno paura a muoversi in questo modo, altri sono ancora convinti che siano gli altri a dover tendere la mano, ancorati all’idea che il musicista debba essere sempre legato a una qualche forma di mecenatismo. In realtà, la figura del musicista è sempre più vicina a quella dell’imprenditore». Con tutti i rischi imprenditoriali del caso: «Anche io ho pensato a lungo che per il solo fatto di avere scelto un mestiere legato all’arte e all’espressione non sarebbe stato compito mio pensare al lato pratico ed economico della questione. Ma sono sempre di più i musicisti che organizzano stagioni, o che addirittura insegnano management in campo musicale, questioni che verranno sempre più introdotte nei conservatori e nei piani di studio. D’altra parte, non tutti possono vincere concorsi ed entrare in orchestra, e avere una sorta di ‘posto fisso’, ma devono farsi carico della propria carriera e della propria vita».

Perché ‘fa curriculum’

Verbano Musica Estate è rassegna under trenta, dunque fascia di musicisti nel pieno della maturazione professionistica o, ancor prima, nel pieno del balzo verso di essa. «È il momento a cavallo tra la fine ufficiale degli studi, a volte molto più lunghi di quelli che affrontano altri professionisti, e l’inizio di una carriera, tra il momento in cui si cerca di staccarsi dal mondo accademico, dalle sicurezze, dalle guide e quello nel quale per la prima volta si cerca di tracciare un proprio percorso e di ritagliarsi uno spazio in un settore estremamente complicato, anche perché di nicchia». E sempre a rischio retribuzione, tema mai vecchio, mai sorpassato in musica: «Non voglio dire che tutti concerti in Ticino siano pagati malissimo, ma solo dire che spesso ci ritroviamo in situazioni per le quali ci viene detto “Dai, vieni a suonare qui, non abbiamo soldi ma comunque fa curriculum”. Per una persona che ha studiato come un avvocato, o un architetto, è davvero demoralizzante. Ci sono strumenti che spesso costano più di un’automobile, abbiamo tutti delle spese, dobbiamo vivere e quindi dal mio punto di vista è scontato che la prestazione di un musicista sia pagata come quella di un idraulico. E come l’idraulico ha studiato per riparare il tubo del lavandino, è giusto che non si suoni per gloria o in nome dell’arte».

A questo proposito, una premessa: «Ci tengo a dirlo, spesso è colpa anche nostra, perché i primi a svendersi sono spesso gli stessi musicisti, un po’ per paura, un po’ perché pensano non sia possibile ottenere il giusto compenso». A discolpa: «Spesso ci troviamo a dover mercanteggiare con chi organizza, cosa veramente ingiusta». Senza entrare nella mancanza di un contratto collettivo per chi insegna nelle scuole di musica ticinesi, senza entrare in alcune scuole di musica che pagano una miseria, «tutte situazioni non istituzionalizzate, non regolamentate da leggi, dove i politici non vogliono metterci becco. È una guerra tra poveri. Le risorse ci sarebbero: o non vengono usate o vengono usate male e noi musicisti non siamo ancora in grado di agire come un vero gruppo di professionisti. Perché tutti hanno la tendenza a coltivare il proprio orticello, che nel frattempo è diventato un orto molto povero». 

Arpa, chitarra, trio d’archi, la voce e l’orchestra. Inizia da qui Verbano Musica Estate, rassegna dagli sponsor importanti e dalle aspettative altrettanto importanti. Tommaso Maggiolini: un paio di buoni motivi per esserci? «Il livello è alto, ed è stata pensata nei minimi dettagli, dall’ideazione fino alle virgole nei programmi di sala, mettendoci il cuore» (il programma completo e tutte le informazioni su www.verbanomusicaestate.ch).

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