Culture

Rete Due, la Corsi non era informata

Il progetto di ristrutturazione dell'audio Rsi era assente dai Concetti di programma che la direzione ha inviato alla Corsi per approvazione

Un momento dell'assemblea della Corsi (Archivio Ti-Press)
10 dicembre 2020
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Rete Uno dedicata a cultura, informazione e sport; Rete Due prevalentemente musicale; Rete Tre per l’intrattenimento e un’offerta strutturata di contenuti sulle piattaforme digitali: a grandi linee è questo il progetto di ridefinizione dell’audio Rsi, presentato brevemente dal direttore Maurizio Canetta in risposta alle critiche per lo smantellamento dell’offerta culturale di Rete Due.

Si tratta di un cambiamento importante per la Rsi che, in quanto azienda del servizio pubblico, è tenuta a confrontarsi con la cittadinanza tramite il Corsi, la Cooperativa per la Radiotelevisione svizzera di lingua italiana. Due gli organi della Corsi competenti, per quanto con pochi poteri: il Consiglio del pubblico, che ha un compito di analisi e critica dei prodotti della Rsi, e il Comitato del Consiglio regionale che stabilisce la politica dei programmi.

Per quanto riguarda il Consiglio del pubblico, vi è molta attenzione, per non dire preoccupazione, per il ruolo della cultura all’interno dell’offerta della Rsi, tanto che è stato avviato un progetto per un’analisi trasversale di tutta l’offerta culturale e non solo, come finora, di un singolo programma.

Per quanto riguarda il comitato, tra i propri compiti ha anche la verifica dei cosiddetti “Concetti di programma”, documenti in cui si stabiliscono le strategie della Rsi e, di conseguenza, le risorse economiche che vanno messe a disposizione. Si tratta di una delle poche competenze importanti che spettano alla Corsi e per questo è intenzione dei membri esercitarla seriamente, entrando nei dettagli dei Concetti di programma. Tuttavia l’approvazione è stata sospesa perché, appunto, non era possibile entrare nei dettagli: la documentazione presentata dalla direzione della Rsi è stata considerata carente e sono stati chiesti chiarimenti e approfondimenti. Tra le lacune, proprio il progetto di ristrutturazione dell’audio, nonostante sia di un cantiere strategico che certamente rientra nelle competenze della Corsi. Un giudizio sul progetto, almeno per quanto trapelato finora, è atteso dopo la prossima riunione di comitato, prevista settimana prossima, ma sicuramente non mancheranno le critiche.

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