Culture

Pro Helvetia, tre misure per affrontare la 'trasformazione'

Un bando di concorso per contributi di ricerca nelle arti sceniche. Bischof: 'La legge Covid-19 presenta lacune potenzialmente cruciali per il settore culturale'.

Philippe Bischof, direttore di Pro Helvetia (Keystone)
24 novembre 2020
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"In veste di Fondazione svizzera per la cultura vogliamo accompagnare la trasformazione del settore culturale e renderla sostenibile. A tale scopo promuoviamo misure a tre livelli". Pro Helvetia annuncia misure a lungo termine per fronteggiare la 'mutazione' cui è confrontata la categoria in tempi di pandemia. La premessa: chi parla è Philippe Bischof, direttore di Pro Helvetia, che nella quarta newsletter della fondazione riporta l'avvenuto incontro con Alain Berset, capo del Dipartimento federale dell’interno (DFI), con l’Ufficio federale della cultura e con vari rappresentanti del mondo della cultura. "L’inizio della stagione culturale al termine delle vacanze estive è stato intenso ma, malauguratamente, anche troppo breve", commenta Bischof, sottolineando una volta ancora i buoni propositi di chi pensava di poter ripartire una volta messi in atto costosi piani di protezione, buoni propositi venuti a cadere per il ripresentarsi dell'emergenza ai primi venti autunnali. Forte la frustrazione di chi ha profuso sforzi ricompensati più dall'entusiasmo del pubblico per la ripresa delle attività che non da ritorni economici. Un lavoro che "assorbe molte energie e per giunta rende poco o nulla", in un momento in cui è percepibile "il senso d'impotenza causato dall’impossibilità di pianificare il futuro e la comprensibile difficoltà a trovare le motivazioni per non mollare".

'Ricerca e creazione', un bando

Per Pro Helvetia la seconda ondata cambierà il settore culturale in modo assai più radicale del blocco totale d'inizio anno. Perché mai come ora è in gioco la sopravvivenza. La sua parte la fa la legge Covid-19, con le disposizioni valide sino alla fine del 2021. "Siamo tuttavia consapevoli – continua Bischof – che il sistema di aiuti presenta delle lacune che possono risultare cruciali per le sorti dei settori e delle persone interessate. Le carenze strutturali nella sicurezza sociale delle operatrici e degli operatori culturali indipendenti sono state ulteriormente aggravate e messe a nudo dalla pandemia, e siamo pertanto fermamente convinti che questo tema debba essere affrontato senza indugi a livello politico". In ottica di miglioramenti, si guarda al messaggio sulla cultura 2021-2024, relativamente ai salari degli artisti. È in quest'ottica che s'inserisce l'iniziativa in tre livelli di Pro Helvetia, con un primo livello – 'Ricerca e creazione' – che consiste in un bando di concorso per contributi di ricerca nelle arti sceniche, nelle modalità di Pro Helvetia, che promuove attività di ricerca di gruppi e artisti indipendenti in Svizzera che non deve necessariamente sfociare in una presentazione pubblica o in un progetto e, al tempo stesso, non implica nemmeno il diritto a un successivo contributo per la creazione di opere, ma può essere condotta indipendentemente dal coinvolgimento di un’istituzione e deve essere ultimata entro un anno. Non possono essere sostenuti i lavori preliminari, da effettuarsi nel quadro della normale preparazione di una produzione. Per ottenere un contributo da Pro Helvetia, i gruppi e gli artisti indipendenti devono essere regolarmente attivi su scala sovraregionale e aver già ottenuto un sostegno dalla Fondazione. Non possono beneficiarne i gruppi con cui è stata conclusa una convenzione di sostegno congiunto per il 2021-2023. Il contributo può coprire tutti i costi necessari per le relative attività (cachet, spese di viaggio e di trasporto, sala prove, ecc.); non è indispensabile che la ricerca sia cofinanziata da altri enti pubblici o privati. Il bando scade il primo dicembre 2020.

Assecondare la mutazione

Ci sono poi altri due livelli. Il secondo: 'Scambi e cooperazioni'. Per Pro Helvetia, a livello di scambi culturali, ci sono paradossalmente lati positivi rappresentati dai formati digitali, metodo d'incontro a suo modo più immediato, aperto e anche ecologico. Contestualmente all’inaugurazione dell'antenna in America latina, a novembre e dicembre Pro Helvetia organizza webinar accessibili al pubblico su temi di attualità inerenti alla politica culturale. Il terzo livello: 'Conquistare nuove fasce di pubblico'. Che è una sorta di proseguimento del punto precedente: nei prossimi mesi, con le misure di promozione in atto, sarà incoraggiata la trasposizione digitale o ibrida di formati precedentemente pensati in forma analogica. Il tutto, nell'invito di Bischof – "Sempre consapevoli del fatto che le difficoltà odierne richiedono molta energia e che per prepararsi al futuro non bastano coraggio e creatività, ma occorre anche un sostegno mirato" – ad assecondare la 'mutazione'. Nella certezza che "la cultura ha bisogno di pubblico, e il pubblico ha bisogno di cultura".