Culture

La necessità dell'incontro: 'Intime Simmetrie' a Monte Carasso

Performance site-specific in occasione dell'inaugurazione della Residenza Pozzo d’Orenno, raccontata dalla co-regista e co-ideatrice Raissa Avilés

A sinistra, Raissa Avilés; a destra, Ledwina Costantini
23 luglio 2020
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Uno spettacolo sulla natura duplice dell’essere umano, sulla necessità dell’incontro con l’altro, il diverso, l’opposto. «Il rapporto con l’altro che vive fuori e dentro di noi, e il rapporto con la natura, il rapporto con noi che ne facciamo parte e allo stesso tempo ne siamo privati», spiega Raissa Avilés, che insieme a Ledwina Costantini ha ideato e dirige ‘Intime Simmetrie’, spettacolo in scena il 24, 25 e 26 luglio alle 18.45 negli spazi interni ed esterni della Residenza Pozzo d’Orenno (Monte Carasso, via Puzz d’Uren 9), in occasione della sua inaugurazione ufficiale. Quella di Avilés e Costantini è performance site-specific sviluppata a partire dalla proposta architettonica di Martino Avilés dell’omonimo studio. «Con mio fratello – continua Raissa – abbiamo sempre avuto un piacevole scambio a livello teatrale. È stato lui ad aiutarmi a realizzare la scenografia del mio progetto di master all’Accademia Dimitri, una tesi di site-specific, di teatro costruito a partire dallo spazio. Ho sempre avuto questo interesse per le proposte sceniche legate a progetti architettonici».

Ambiguità

Un corpo unico, ma diviso in due. O anche «due corpi per un volume unico». È la tipologia di edificio progettato dall’architetto, «due strutture in relazione tra di esse, dall’una vedi l’altra, ma non per forza, trovandosi nell’una, si capisce di essere parte dell’altra. Quest’ambiguità ha dato lo spunto per il tema dello spettacolo, quando ancora il progetto era su carta. Con Ledwina abbiamo sviluppato il concetto a partire da qui». Uno spettacolo previsto per maggio, rallentato – così come il cantiere della Residenza – dalla sopravvenuta emergenza sanitaria: «La situazione di separazione, di lontananza, anche di perdita di contatto con la natura, non tanto in Svizzera ma sicuramente in Spagna, terra nella quale risiedo buona parte dell’anno, hanno contribuito alla riflessione».  

‘Intime Simmetrie’ è spettacolo itinerante nel quale il pubblico viene diviso in cinque gruppi per gran parte dello spettacolo, prima di un breve epilogo all’esterno dell’edificio. «Cinque postazioni – continua Avilés – con il tema affrontato da cinque punti di vista diversi e in modalità diverse». Un’installazione con un figurante e una traccia sonora, un video realizzato da Raissa insieme a Massimiliano Rossetto, videoartista di Riva San Vitale che vive a Berlino e adattato allo spazio nel quale viene proiettato; e poi una scena teatrale e due scene di danza. Sette, complessivamente, i protagonisti: Costantini per le scenografie, Avilés per le tracce sonore e il suddetto video, Nunzia Tirelli, danzatrice, Arno Ferrera e Lena Bagutti, danzatori, Stefano Chiassai, il figurante, e Sirio Bizzarri Avilés (un bimbo, nipote di Raissa). Lo spettacolo include una partecipazione vocale di Margherita Saltamacchia.

Trasformare la difficoltà in scelta

Nell’accogliere con entusiamo quello che è un ritorno alla direzione di una performance per chi come lei viene dal teatro, e dopo un paio di concerti che nelle scorse settimane sono significati la vera e propria rinascita artistica, ‘Intime Simmetrie’ è un ricominciare ma anche «un’occasione di riflessione sulla condizione che abbiamo vissuto, condivisa con Ledwina. A livello emotivo mi sono resa conto di quanto mi sia mancato il palco il 6 giugno scorso, quando il Teatro Sociale ha riaperto con ‘Il fondo del sacco’. Ho pianto per l’emozione». Quanto all’esperienza del lockdown, «ogni situazione di difficoltà porta con sé ostacoli. Io non posso fare a meno di includere la difficoltà e trasformarla in scelta. Il limite ti consegna sempre un’occasione di libertà. ‘Intime Simmetrie’, alla fine, nasce proprio da lì». L’aver dovuto correggere il disegno originario dello spettacolo, così come le accortezze di cui tener conto (mascherine per tutto il pubblico), non spaventano: «Un disegno di produzione complesso, che abbiamo dovuto rivedere. Ma le incognite, anche quelle tecniche e pratiche, sono di stimolo». Un riadattare che non modifica l’entusiasmo di tornare in scena: «Sono felice di incontrare nuovamente il pubblico e di condividere questo lavoro con i colleghi. Siamo un bel gruppo». 

‘Intime Simmetrie’, spettacolo gratuito, è sold-out per la data di venerdì. Non per quelle di sabato e domenica. È indispensabile, così come la mascherina, la riservazione. Informazioni: info@produzionimatrioska.ch / 091 605 10 42 / 076 679 54 06 (posteggi disponibili presso il Centro Sportivo El Busc'del Ram 1, Monte Carasso. Fermata bus: Monte Carasso, Urenn/Funivia).

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