Teatro

Sociale non più (solo) social: ‘Il fondo del sacco’ per tornare

Da videolettura durante il lockdown, il testo di Plinio Martini torna sul palco, gratuitamente e in sicurezza sabato 6 giugno. Intervista a Margherita Saltamacchia

Adattamento e regia di (e con) Margherita Saltamacchia
3 giugno 2020
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“Oggi il Consiglio federale ha decretato la riapertura dei teatri in tutto il Paese a partire da sabato 6 giugno”. Si apriva così, con un comunicato a margine dei più recenti allentamenti disposti dal Consiglio federale, il ritorno alla vita del Teatro Sociale di Bellinzona. Un doppio annuncio: il riappropriarsi di una cosiddetta 'nuova normalità' in primis, e della rappresentazione scenica in loco.
Sabato 6 giugno alle 20.45 dunque, il Sociale riapre per una replica straordinaria e gratuita de ‘Il fondo del sacco’, il testo di Plinio Martini nell’adattamento di, e con, Margherita Saltamacchia in carne ed ossa, insieme al fisarmonicista Daniele Dell’Agnola, autore delle musiche originali. Anch'egli in carne ed ossa.

Margherita dalla videolettura al palco

L'opera di Martini riproposta al Sociale di questi tempi porta con sé un significato particolare, visto che durante i giorni del lockdown la sua versione teatrale – una produzione del Sociale stesso – è stata oggetto delle videoletture curate dai protagonisti, pubblicate in dodici puntate sulla pagina facebook del teatro e sul relativo canale YouTube regalando nuova luce al testo e inducendo Magherita Saltamacchia a una revisione di quanto portato in scena in epoca pre-Covid.
«Da domenica scorsa – racconta l'attrice – siamo tornati a provare uno spettacolo messo in scena più volte, ma per il quale le videoletture hanno rappresentato per me l’occasione di rileggere il testo e riscoprire piccole parti che nel primo adattamento avevo tagliato». E che ora trovano posto nel teatro che riapre, un'apertura che nelle parole di Helbling del 28 maggio scorso rappresentava “un momento importante per la società civile”. E così è ancora, una settimana dopo: «Più di tante altre arti – commenta l'attrice – il teatro ha la pretesa di fare interrogare una comunità, di riproporre storie che toccano tutti quanti. La scelta de ‘Il fondo del sacco’ è, detta in senso buono, una scelta obbligata per ciò che quello scritto rappresenta per la comunità ticinese».

Fatica da divano e nostalgia da foyer

«La prima cosa che mi viene in mente è la fatica fisica che non mi attendevo, e che mi ha colta di sorpresa», dice Saltamacchia del suo ritorno alla recitazione 'fisica'. «Quel tempo trascorso sul divano oggi mi provoca fiatone e una ripresa faticosissima, nonostante l’entusiasmo di ripartire. Mi sono scontrata con questa amara realtà – dice ridendo – che immagino non sia solo mia». Messo da parte un primo, condiviso capitolo “Tendini ed articolazioni varie” e un secondo più esclusivo dell’attrice (“Scarpe di scena”), la sensazione di tornare sul palco ha un nome: «Curiosità. Sarà tutto nuovo, a partire dal pubblico con la mascherina». Considerazione che apre a una manciata di regole: il Teatro Sociale torna allineandosi ‘al centimetro’, visti gli spazi ristretti, alle misure contenute nel Piano di protezione allestito dall’Unione dei Teatri Svizzeri (della quale Helbling è membro), concretizzando così le disposizioni di sicurezza raccomandate dalle autorità federali. Oltre all’obbligatorietà della mascherina e al rispetto del mantenimento di un posto libero tra il proprio – come singolo o famiglia, autorizzata a occuparne di contigui – e quello dello spettatore successivo, il pubblico troverà nuove modalità di accesso alla sala, con bar e guardaroba chiusi per alleggerire il normale ‘brulicare’ del foyer. 

Quel foyer che tanto mancherà a Saltamacchia: «Il teatro permette di respirare insieme al pubblico e credo che nonostante le mascherine continueremo a respirare insieme, senza distacco, nella coralità di sempre che non vedo l’ora di rivivere. È vero, farà effetto non potersi abbracciare nel foyer. Ma anche di questo, come di molte altre cose – conclude l'artista – ce ne faremo e già ce ne siamo fatta tutti, attori e spettatori, una ragione abbastanza chiara».
Solo poche note conclusive, di carattere prettamente tecnico. La prima: a tutti gli spettatori, il Teatro Sociale chiederà di registrare la propria presenza. La seconda: 'Il fondo del sacco' non è ancora sold out: al fine di evitare anche il minimo rischio di assembramento, gli organizzatori caldeggiano la prenotazione e il ritiro del biglietto con giusto anticipo (www.teatrosociale.ch)


Saltamacchia con Daniele Dell’Agnola, autore delle musiche originali

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