Culture

Teatro San Materno, collezione primavera-estate 2020

Dall'8 marzo, tra le sue mura Bauhaus, giovani promesse e affermati artisti tra danza, cucina, recitazione e gioco, riassunti per noi da Tiziana Arnaboldi

'Morphoses', 8 marzo (© Säbastien Monachon)
19 febbraio 2020
|

«Quello appena concluso, nei cent’anni del Bauhaus, è stato un autunno dei più belli». Il Teatro San Materno, il cui 2019 è così riassunto alla ‘Regione’ dalla direttrice Tiziana Arnaboldi, presenta il programma primavera-estate di un 2020 che lo vede non meno ‘officina’ che in passato, nello stile voluto da Charlotte Bara. Lo spirito Bauhaus, in particolare, avrà il suo momento catartico il 25 e 26 aprile con la nuova creazione della Compagnia Arnaboldi: ‘Autour du corps - Omaggio al Bauhaus’ è quello che la sua creatrice definisce «un viaggio onirico e ipnotico» il cui tramite è una gonna di cinque chilogrammi composta da 9 cerchi concentrici portatori «di un’energia circolare a dettare essa stessa la drammaturgia», ovvero «pesantezza e respiro, equilibrio e disequilibrio, allegoria della condizione umana».

Il San Materno non è soltanto ad Ascona. «Lo porto con me ovunque», dice Arnaboldi. E ovunque significa – liberamente pescando dal programma – Losanna, sede della collaborazione con la compagnia Marchepied che sfocia in ‘Tra corpo e voce’, il 13 e 14 giugno; ovunque significa anche Teatro Libero e Teatro Biondo di Palermo, collaborazione che conduce a ‘I traditori’, opera-inchiesta sulle stragi del ‘92 che si deve a Gery Plazzotto (già capo-cronaca al Giornale di Sicilia) e Salvo Palazzolo (inviato per Repubblica, sceneggiatore di docufiction Rai sul tema mafia), domenica 22 marzo.

Andando per ordine: la stagione inizia l’8 marzo con ‘Morphoses’ della Cie Utilité Publique, il cui corpo danzante, partendo dalle Metamorfosi di Ovidio, si porrà in relazione alla fragilità della carta. Cucina stellata il 6 e 7 maggio in ‘Il Bauhaus e la cucina vegetariana’; dal 15 al 17 maggio sarà tempo di ‘Rassegna di giochi e sport’, una tre giorni asconese popolata da esperti e ricercatori del settore e intervallata da due spettacoli teatrali stimolatori di una riflessione critica tra gioco e sport E poi i giovani: il 5 aprile, il ticinese-londinese Tommaso Giacopini, con Marta Capaccioli e Lisa Ferretti, in ‘Morbido esistere ora’; torna, dal 26 maggio al 9 giugno, il laboratorio di ricerca ‘Dialogo tra danza e architettura’.

Giovani che sono uno degli obiettivi di Arnaboldi: «Fuori dal Ticino vedo scuole piene d’arte, non così da noi. Ciò non significa – conclude indicando uno smartphone – che danza e tecnologia non possano convivere, ma serve essere attivi. L’arte non va spiegata, l’arte è manualità, movimento. È imitazione» (www.teatrosanmaterno.ch).

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE