Musica

Addio al Dj e produttore Andrew Weatherall, 'un titano'

Esplose alla fine degli anni '80 allo 'Shoom' di Southwark, storico locale nel sud di Londra. Ha remixato, tra i molti, New Order, Primal Scream, Björk

18 febbraio 2020
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Andrew Weatherall, morto ieri a Londra all’età di 56 anni per embolia polmonare, era uno dei più rispettati dj e produttori inglesi di tutti i tempi. Nato a Windsor nell’aprile del 1963, giovane giornalista freelance per la fanzine Boy’s Own, nome che sarà anche quello della sua etichetta discografica, Weatherall si era affermato in ambiti di acid house alla fine degli anni ’80, lanciato da Danny Rampling nel suo ‘Shoom’ a Southwark, nel sud di Londra. Con Weatherall alla consolle in quell'ex-centro fitness che può definirsi luogo d'origine del moderno ‘clubbing’, in pista transitavano i grandi nomi del pop britannico come Boy George, Frankie Goes to Hollywood, Pet Shop Boys, in un melting pot di musica, arte, cultura e moda.

Agli inizi della carriera, parallelamente all’esperienza giornalistica condotta sotto lo pseudonimo di Audrey Witherspoon e prima di affermarsi come dj, Weatherall era stato cantante in band post-punk inglesi. “Misi da parte tutti i soldi che avevo per andare a Londra a comperarmi i dischi nel weekend”, dichiarò alla Bbc nel 2014, fino a costruirsi una collezione di vinili sufficientemente interessante per farsi dire “Perché non li suoni ai nostri party?”. Fino a scoprire che i club più frequentati del momento stavano iniziando a passare parte di quel materiale che lui amava e del quale era in possesso. "Sapevo di disporre di ottima musica, anche migliore di quella che passavano i locali. Ero arrivato nel posto giusto al momento giusto”.

Il primo lavoro in studio di Weatherall fu accanto a Paul Oakenfold,­ con il quale fondò la Boy’s Own Recording, nel remix di ‘Hallelujah’ degli Happy Mondays. Maggiore notorietà si deve ai successivi remix di ‘World in motion’ dei New Order e ‘Loaded’, remix di ‘I’m losing more than I’ll ever have’, vecchia hit dei Primal Scream, così come ‘Only Love Can Break Your Heart (A Mix Of Two Halves)’, remix di una cover del brano di Neil Young realizzata dai Saint Etienne. Il remix di ‘Soon’ dei My Bloody Valentine, inoltre, gli valse il gradino più alto tra i cinquanta migliori remix di sempre nella classifica stilata dal New Musical Express.

I ‘servigi’ di Weatherall quale produttore si sono applicati anche a nomi come Beth Orton e One Dove; i suoi remix hanno toccato i repertori di Björk, Manic Street Preachers, James e molti altri. Il suo album di debutto, anno 2006, è ‘The Bullet Catcher's Apprentice’; del 2009 è ‘A Pox on the Pioneers’. La sua musica è stata legata agli spot di grandi marchi (‘Feathers’ per la Volkswagen Tiguan, e ‘Shack 54’, frutto della collaborazione con Keith Tenniswood sotto il nome di Two Lone Swordsmen, fu legata alla Ford Fiesta). L’ultimo suo lavoro è ‘Qualia’, pubblicato dall’etichetta svedese Höga Nord Rekords.

Tributi pubblici al suo lavoro, dalle rispettive pagine social, arrivano da Tim Burgess dei Charlatans (“Scioccato dal sapere che il viaggiatore cosmico Andrew Weatherall ha lasciato l’edificio”), dall’ex bassista degli Oasis Andy Bell (“Era un titano della musica”), dal dj di Bbc 6 Gilles Peterson (“Difficile esprimere l’impatto che ha avuto sulla cultura britannica”) e da JD Twitch, uno dei due fondatori dello storico locale scozzese ‘Optimo’: “La cosa che mi ha sempre ispirato di lui è stata la sua integrità e la sua umiltà, due qualità che nel mondo della musica dance spesso latitano».

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