Arte

Una guerra (sempre) inutile

L’adattamento per ragazzi del poema che denuncia l’assurdità della guerra

20 aprile 2018
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In seguito all’incontro tra un principe dei topi e il re delle rane nasce una disputa che, a causa di un malaugurato incidente, degenera in tragedia. Questa scatena una guerra tra l’esercito delle rane e dei topi alla fine della quale, come sempre, non ci sono né vincitori né vinti, ma solo dolore, morte e devastazione. Descritta in toni epici, la battaglia ci fa assistere ad autentici atti di eroismo, a duelli degni delle più belle pagine dell’Iliade, se non fosse che al posto di Achille e Ettore i contendenti sono più piccoli e si chiamano Scavacacio e Godilacqua. Sto descrivendo naturalmente la trama della Batracomiomachia, nota fin dall’antichità e tradizionalmente attribuita ad Omero, di cui è uscita in questi giorni una versione per ragazzi, illustrata meravigliosamente dall’italiano Daniele Catalli: La battaglia delle rane e dei topi. Le illustrazioni si coniugano perfettamente con i toni epici del racconto, mentre la tecnica dei tagli al laser tra le pagine contribuisce non poco all’aspetto emozionale della lettura: se dapprima ci lascia immergere nei misteri dello stagno, permettendoci di intrufolarci tra i giunchi e i rami, nelle scene di guerra quei tagli nelle pagine ci confondono, continuano a mostrarci il prima e anticipano il dopo, come il caos che si genera nella violenza della battaglia. Nel finale, amaro e mesto, dopo che – con grande ironia – ci viene detto che entrambi gli schieramenti si ritengono vincitori, assistiamo al solitario abbraccio tra la rana Saltarello e il suo amico topo defunto, Campagnolo, mentre il cielo si riempie di lucciole. L’antichità classica non ci ha consegnato solo grandi storie di guerra, reali o di fantasia, ma anche testimonianze di pace, come questa: la denuncia dell’assurdità della guerra, che in un giorno solo può trasformare un paradiso in un inferno.

La battaglia delle rane e dei topi. Da Omero
di Daniele Catalli
L’ippocampo Ragazzi, 2018

45 pagine

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