Culture

I numeri della Compagnia Finzi Pasca

La Compagnia Finzi Pasca al completo
25 luglio 2017
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Numeri: dalla quantità di biglietti aerei acquistati a quella dei teatri dove si è stati, passando per tonnellate di scenografie e metri quadrati di deposito. È insolito incontrare così tante cifre, durante la conferenza stampa di una compagnia teatrale; ancora di più se si tratta della Compagnia Finzi Pasca che, nei suoi spettacoli, usa tutt’altri strumenti per emozionare il pubblico.
«Se noi non ci mettiamo a raccontare la compagnia, a dare dei numeri, si perde di vista il quadro complessivo» ci spiega Daniele Finzi Pasca precisando che occorre «mettere nella giusta prospettiva le cose, perché quando uno scrive “un quarto di milione di sovvenzioni”, riferendosi ai 250mila franchi che riceviamo dalla Città – che poi è lo stipendio annuo di alcuni funzionari – poi si dimentica di calcolare quanto restituiamo, già con gli spettacoli».

Insomma, la Compagnia Finzi Pasca come impresa (culturale) che investe in Ticino, e quindi iniziamo dal budget annuale che ammonta a 3,4 milioni di franchi.
Di questi, poco più di 600mila arrivano dalla convenzione congiunta di Pro Helvetia, Cantone e Città di Lugano (convenzione il cui rinnovo sarà discusso in consiglio comunale nei prossimi mesi) e che coprono il supporto amministrativo ovvero, ha spiegato il contabile Lorenzo Ortelli, «vendere gli spettacoli, organizzare i trasporti, scegliere gli artisti e attivarsi nella raccolta fondi». Già perché gli altri 2,8 milioni che servono alla compagnia per produrre e, soprattutto, per portare in giro per il mondo gli spettacoli (le spese di tournée ammontano al 64% del budget totale) devono arrivare da qualche parte, e per la precisione da sponsor, donazioni e vendita dei biglietti.
È interessante notare che, di questi 3,4 milioni, poco meno di tre quarti arriva dall’estero, mentre le spese avvengono per metà in Svizzera: insomma, la “bilancia commerciale” della Compagnia Finzi Pasca è elveticamente in attivo.

Passando alla produzione, il pubblico ticinese conosce bene la Trilogia della fragilità (‘Per te’, ‘Icaro’ e ‘Bianco su Bianco’) e ‘La Verità’: a questi spettacoli – che sono in giro per il mondo, con tutte le difficoltà nel far arrivare le 8 tonnellate di scenografia di ‘La Verità’ in Corea del Sud – aggiungiamo quelli che non sono (ancora?) arrivati nella Svizzera italiana, come ‘Luzia’ realizzato con il Cirque du Soleil. E poi le opere: ‘Carmen’, che nel 2015 ha aperto la stagione del San Carlo di Napoli e che è tornata in cartellone quest’anno, l’‘Aida’ e il ‘Requiem’ di Verdi con Valery Gergiev.

Sono poi da citare due progetti importanti: il primo è Montrèal Avudo, grandiosa installazione voluta per festeggiare i 375 anni della città:

Un progetto non solo realizzato dalla compagnia, ma anche prodotto – «un'attività entusiasmante: avere in mano la gestione del portafoglio significa discutere, confrontarsi, lanciare idee e poi vedere come realizzarle» racconta Daniele Finzi Pasca – e che città come New York hanno chiesto di poter replicare. E chissà che, grazie alle competenze acquisite, un'installazione simile non possa arrivare anche a Lugano…

Il secondo grande progetto è la Fête des Vignerons, «un progetto monumentale ma fatto da persone che la vivono come la festa più bella che organizzeranno nella loro vita».
Per ora si conosce solo la gigantesca arena che accoglierà 20mila persone: 

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