Ticino

‘Quei doppioni burocratici sono da eliminare’

Cristina Maderni (Plr) torna a sollecitare il governo, questa volta con una mozione, sulle semplificazioni amministrative

Cristina Maderni
(Ti-Press)
1 dicembre 2021
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Risale a oltre due anni fa (il 14 ottobre 2019) la risposta all’interpellanza denominata ‘Eliminazione dei doppioni nella raccolta dati presso le imprese: occorre agire anche in Ticino’. Un atto parlamentare sottoscritto da Cristina Maderni (Plr), Michele Foletti (Lega), Sabrina Gendotti (Ppd) e Piero Marchesi (Udc). Norman Gobbi, per conto del Consiglio di Stato, aveva condiviso questa ipotesi tanto che aveva manifestato l’intento di avviare un’inchiesta mirata presso i vari settori dell’amministrazione cantonale proprio per verificare, in un’ottica di e-government, sia le procedure amministrative che le normative cantonali, al fine di individuare misure concrete per semplificare i processi burocratici e di ridurre i costi.

Già in precedenza, nel 2017, l’allora Commissione della legislazione aveva chiesto al Consiglio di Stato di costituire un gruppo di lavoro per proporre la semplificazione degli iter burocratici. L’anno scorso, il 5 ottobre 2020, la Commissione giustizia e diritti esprimendosi sulla petizione del 25 luglio presentata da Stefano Rotanzi denominata ‘Meno burocrazia!, lo Stato non chieda al cittadino i dati e gli atti che già possiede’ invitava il Consiglio di Stato a elaborare proposte in tale senso.

A tutt’oggi, si legge in una mozione della deputata Plr Cristina Maderni e altri granconsiglieri, non risulta che il Consiglio di Stato abbia dato seguito a queste richieste”. Ai precedenti firmatari si sono aggiunti anche Fabrizio Garbani Nerini (Ps), Samantha Bourgoin (Verdi) e Sergio Morisoli (Udc). Da qui la richiesta al governo di “avviare senza indugio l’inchiesta presso tutti i Dipartimenti dell’amministrazione cantonale preannunciata il 14 ottobre 2019 e semplificare i processi burocratici”. Infine si invita a costituire il gruppo di lavoro suggerito dalle due commissioni parlamentari su proposte analoghe.

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