Ticino

Ticino, dose di richiamo per i collaboratori sanitari in vista

L’Ente ospedaliero cantonale intende aprire le iscrizioni nei prossimi giorni. Ceschi: ‘Essenziale per rinfrescare la memoria immunitaria’

Ceschi: ‘Importante somministrare precocemente la dose di richiamo’
(archivio Ti-Press)
26 novembre 2021
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“L’Eoc (Ente ospedaliero cantonale; ndr) ritiene importante dare precocemente la possibilità di ricevere la dose di richiamo ai propri collaboratori per rinfrescare la memoria immunitaria e quindi essere protetti al meglio da decorsi severi della malattia”, ha sottolineato il medico Alessandro Ceschi nel comunicato stampa odierno dell’Ente cantonale. “Questo permetterà di ridurre le possibilità di circolazione del virus Sars-CoV-2 in ospedale e inoltre di meglio proteggere i pazienti in questa fase delicata della pandemia”.

In accordo con l’Ufficio del farmacista cantonale e l’Ufficio del medico cantonale, in questi giorni l’Eoc sta lavorando all’organizzazione logistica per aprire il prima possibile le iscrizioni per la terza dose del vaccino anti-Covid da somministrare al suo personale sanitario. La decisione di somministrare il booster di Pfizer/BioNTech per la popolazione a partire dai 16 anni segue la recente omologazione da parte di Swissmedic e gli sviluppi in merito all’estensione delle raccomandazioni federali per la vaccinazione di richiamo al personale sanitario.

Le iscrizioni saranno aperte a tutti i collaboratori con priorità a coloro che:

età > 50 anni;
hanno ricevuto la prima e la seconda dose tra gennaio e aprile 2021;
sono attivi nella cura diretta dei pazienti;
parallelamente, per i collaboratori che per vari motivi non hanno ancora potuto ricevere l’immunizzazione di base, continuerà a essere garantita la possibilità di ricevere le prime due dosi.

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