Ticino

Il Ppd serra i ranghi online in vista delle comunali

Congresso elettorale in modalità digitale e dibattito per il Ticino del dopo Covid. Il presidente Fiorenzo Dadò ha ringraziato le centinaia di candidati popolari democratici

Il presidente del Ppd Fiorenzo Dadò
(Ti-Press)

La pandemia ha costretto a cambiare abitudini a tante persone. Anche la politica si adegua e usa le tecnologie della comunicazione per mantenere viva l’attenzione sulla vita dei partiti in vista dell’appuntamento elettorale del 18 aprile, quando si rinnoveranno municipi e consigli comunali in quasi tutti i centri del Cantone. Il Partito popolare democratico ha quindi dato appuntamento ai suoi aderenti e simpatizzanti su facebook e sul sito del partito (www.ppd.ch) per il primo congresso cantonale interamente online. Sono intervenuti Giorgio Fonio, vicepresidente del Ppd e Fiorenzo Dadò, presidente del partito. 

Dadò ha parlato di «forte spaesamento della popolazione», in un momento veramente particolare della storia, non solo del Ticino. Spaesamento che chiama «una forte richiesta di decisionismo», più avvertita altrove che in Svizzera. Il presidente del Ppd ha ricordato l’appello-manifesto redatto dal premio Nobel per la letteratura Mario Vargas Llosa ‘La pandemia non sia un pretesto per l’autoritarismo’ e lanciato quasi un anno fa. Dopo aver ringraziato i tanti candidati del Ppd che si sono messi a disposizione per questa tornata elettorale, è iniziato il dibattito ‘Ticino post Covid, che futuro ci attende?’ al quale hanno partecipato Sonia Cattaneo, psichiatra e psicoterapeuta; Raffaele De Rosa, consigliere di Stato e direttore del Dss; Alessia Ponti, sindaca di Castel S. Pietro; Fabio Regazzi, consigliere nazionale, presidente di Aiti e Usam; Renato Ricciardi, segretario cantonale dell’Ocst.

Tutti hanno concordato con il fatto che questa esperienza oltre a segnale l’immaginario collettivo di giovani e meno giovani per i prossimi anni, cambierà anche la struttura dell’economia. Fabio Regazzi, in particolare, ha sottolineato che la crisi economica scatenata dalla pandemia di coronavirus lascerà tracce profonde. Come imprenditore auspica un rafforzamento del partenariato sociale. Auspicio colto anche da Renato Ricciardi che ha affermato che la crisi potrebbe essere l’occasione per migliorare la legislazione sociale e il mercato del lavoro. Dal punto di vista della psichiatra Sonia Cattaneo, è ancora presto per dire cosa accadrà da qui a qualche mese. «È certo che la sofferenza patita dalla popolazione è stata forte», ha affermato. Raffaele De Rosa, pur sottolineando l’impegno di tutti gli enti pubblici (dalla settore sanitario, all’esercito e alla protezione civile), ha ricordato l’incongruenza di un paese tecnologicamente avanzato e patria della farmaceutica di punta come la Svizzera che fa fatica a procacciarsi i vaccini. Interrogativi che vanno posti, ha precisato.

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