Ticino

Piace l'idea di un sostegno alla produzione letteraria

Il canton Vaud ha deciso di stanziare aiuti a favore di autori, editori e librerie locali promuovendo l'acquisto di libri da usare nelle scuole superiori

Libri offerti agli studenti (Ti-Press)
2 dicembre 2020
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Un sostegno ad autori, editori e librerie per far fronte alla crisi innescata dalla pandemia di coronavirus. Recentemente il Canton Vaud ha infatti deciso di stanziare aiuti a questo settore duramente colpito (come altri). Un’iniziativa a favore della produzione letteraria locale che sembra trovare consensi anche in Ticino: «Penso che sia un’idea più che buona», afferma a ‘laRegione’, a titolo personale, Lelia Guscio (Lega), presidente della Commissione formazione e cultura. «Qualsiasi iniziativa a sostegno di chi oggi si trova oggettivamente in difficoltà, come le piccole e medie imprese, merita di essere approfondita e sostenuta», rileva da parte sua, sempre a titolo personale, Giorgio Fonio (Ppd), pure membro della stessa commissione. 

Concretamente, dallo scorso 16 novembre gli insegnanti delle scuole medie superiori e di quelle professionali vodesi potranno acquistare un libro per le loro classi pubblicato da un autore svizzero o romando e da un editore svizzerofrancese da una qualsiasi libreria del cantone. Questi libri, che solitamente sono a carico degli studenti, saranno poi usati durante le lezioni e permetteranno ad allievi e apprendisti di approfondire le materie (storia, diritto, economia, letteratura e così via) sostenendo autori, editori e librerie locali. Si tratta di un'iniziativa promossa dal Consiglio di Stato attraverso il Dipartimento della formazione e della cultura che prevede un investimento di 250’000-300’000 franchi. Si tratta insomma di un “sostegno concreto alla produzione letteraria” e a tutti gli attori coinvolti che sono stati “duramente toccati dalla crisi”, si legge in un comunicato del governo vodese. 

«Sembra un'iniziativa meritevole che permetterebbe di promuovere autori ed editori del nostro cantone o della Svizzera italiana», sottolinea Guscio. La deputata leghista non esclude quindi che pure in Ticino la politica si possa attivare per andare in questa direzione.

E in effetti non sarebbe la prima volta che dei granconsiglieri prendano spunto dalla Romandia per presentare atti parlamentari: «Recentemente abbiamo presentato un’interpellanza a favore di un aumento del contributo per le indennità di lavoro ridotto per le piccole e medie imprese», precisa Fonio. Vaud è Neuchâtel hanno infatti deciso di riconoscere alle imprese un supplemento del 10% che va ad aggiungersi all’80% dello stipendio versato dalle Casse disoccupazione. Inoltre, l’aprile scorso, il Ppd aveva presentato un’altra interpellanza nella quale chiedeva al Cantone di promuovere una mediazione tra piccoli commercianti e i proprietari immobiliari per cercare di risolvere il problema delle pigioni, prendendo anche in questo caso spunto dal Canton Vaud.

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