Ticino

Furti e rapine più che dimezzati durante il lockdown

Il coronavirus ha tenuto alla larga anche i ladri. Stabili però tra marzo e maggio le 'sparizioni' di veicoli, principalmente biciclette

(Ti-Press)

La limitazione della libertà di circolazione delle persone decretata a seguito del lockdown ha portato a un netto calo di rapine e furti in Ticino nei mesi di marzo, aprile e maggio. È quanto emerge dalla risposta del Consiglio di Stato a un’interrogazione del granconsigliere Tiziano Galeazzi (Udc). Il governo fa notare che “anche nella vicina Penisola vi è stata una netta diminuzione della delittuosità (-66,6%) sul territorio nazionale durante il mese di marzo”. Per quanto riguarda i furti - sempre sul territorio italiano - la diminuzione è stata addirittura del 72,2% (fonte: Ministero dell’interno, Dipartimento della pubblica sicurezza, Direzione centrale della polizia criminale, ‘Emergenza epidemiologica da Covid-19. Report sulla delittuosità in Italia, 1-31 marzo 2020, Roma, aprile 2020). In questo caso, si precisa, la diminuzione dei furti è verosimilmente riconducibile alla graduale limitazione della libertà di circolazione delle persone fisiche.

Ma veniamo da questa parte del confine. Il titolo dell’interrogazione di Galeazzi aveva già in sé la risposta: ‘I valichi chiusi e ingressi controllati: un contributo alla diminuzione della criminalità?’. Sì, verrebbe da dire. Il Consiglio di Stato è comunque prudente nella risposta nella quale precisa che “i dati vanno considerati come indicativi poiché preliminari (computati sulla base dei primi accertamenti e non definitivi, ovvero non elaborati in base ai rapporti di polizia giudiziaria, i quali saranno disponibili unicamente nei prossimi mesi). Ad ogni modo, stando ai dati provvisori, nei mesi di marzo, aprile e maggio di quest’anno si sono registrate tre rapine (una per mese) rispetto alle sette dello stesso periodo di un anno fa e alle sei di due anni fa. In pratica le rapine, uno dei reati che creano più allarme sociale, si sono dimezzate. La stessa dinamica l’hanno avuta i furti con scasso: 155 nei tre mesi del lockdown contro le 306 dello stesso periodo dell’anno scorso e 221 di due anni fa. 

In forte calo, sempre rispetto a un anno fa, anche i furti senza scasso: 156 contro 523 e 388 dei mesi di marzo, aprile e maggio del 2018. 

Si discostano meno dalla norma, ma potrebbe essere semplicemente una distorsione statistica, i furti di veicoli e dagli stessi. Nei mesi presi in considerazione sono stati denunciati 90 furti di veicoli. Nello stesso periodo dello scorso anno erano invece 73 e nel 2018 ancora 90. Per veicoli, a onore del vero, si intendono anche le biciclette e verosimilmente sono in maggioranza queste ultime ad essere state rubate durante la chiusura determinata dal coronavirus e non le auto. I ladri di biciclette, spesso, non arrivano da oltre frontiera a meno che non si tratti - come ha insegnato la cronaca anche recente - di clamorosi furti in negozi specializzati. In questo caso rientrerebbero in altra casistica. 

I furti dai veicoli, invece, sono stati 41 nel periodo preso in esame quest’anno; 62 l’anno scorso e 84 due anni fa. Anche in questo caso si è registrata sì una diminuzione, ma il calo è tendenziale da qualche anno.

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