Ticino

Col confinamento aumenta il rischio di dipendenza da Internet

Secondo Vincenza Guarnaccia (Radix) sono in particolare i giovani adolescenti che rischiano di passare troppe ore davanti a uno schermo in questo periodo

Non solo scuola a distanza (Archivio Ti-Press)
8 maggio 2020
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Restando a casa vi è un «rischio maggiore di utilizzo problematico» di internet e dei videogiochi. I giovani adolescenti vengono meno in contatto con alcol e tabacco, ma a causa del 'confinamento' sono portati a «passare molte più ore davanti a uno schermo», spiega a 'laRegione' Vincenza Guarnaccia di Radix Svizzera italiana, un'associazione attiva nella promozione della salute e nella prevenzione delle dipendenze.

Il fatto di restare molto più tempo a casa a causa dell'emergenza coronavirus ha in certi casi sicuramente portato a un cambiamento di alcune abitudini. Non solo nell'ambito del lavoro o della scuola, ma anche per quanto riguarda il nostro tempo libero. Come la diffusione dei cosiddetti aperitivi online: «Da un lato permettono di condividere un momento con gli amici – afferma Guarnaccia – dall’altro si rischia di aumentare il consumo di alcol». Anche per quanto riguarda il tabacco vi è il rischio di un consumo maggiore: «Sia per gestire la noia, sia per far fronte alla frustrazione, allo stress».

Questa tendenza, non ancora supportata da dati concreti, è potenzialmente riscontrabile nelle persone adulte o nei giovani adulti. «Anche noi siamo interessati a capire le dinamiche che si sono sviluppate», afferma Guarnaccia. Infatti, «stiamo pensando di raggiungere i giovani attraverso un sondaggio, in collaborazione con alcune scuole professionali. Ci interesserebbe sapere se vi è effettivamente stato un aumento, ad esempio, del consumo di alcol, o se vi è stato un cambiamento nelle loro abitudini. L’obiettivo non è solo di raccogliere dati, ma è anche quello di sensibilizzare, rendendoli maggiormente consapevoli sul fatto che in una situazione simile lo stress o la noia può portare a un aumento dei comportamenti a rischio». 

Per quanto riguarda i giovani adolescenti in età scuola media, invece, il rischio di incappare in certi comportamenti è minore «visto che sono sempre in casa: non approfittano più di quei momenti di socializzazione all’esterno, che portano questi ragazzi a provare e sperimentare» il consumo sostanze come alcol e tabacco. Inoltre, «sotto gli occhi dei genitori ciò è sicuramente più difficile», sottolinea Guarnaccia. In questi casi vi è piuttosto il rischio di un maggiore utilizzo «dei media digitali – come tablet, smartphone, computer – o dei videogiochi. 

«Negli ultimi anni si è parlato sempre più spesso dell'uso eccessivo dei media digitali, con la possibilità di poi sviluppare una dipendenza da internet». Un rischio che è chiaramente aumentato in questo periodo di confinamento, visto che «ciò può portare a un aumento delle ore passate davanti a uno schermo, con il conseguente rischio di un uso eccessivo e della perdita di controllo». È quindi diventato più difficile per i genitori imporre «limiti di tempo», anche perché «in questo periodo internet è importante sia per mantenere i contatti con gli amici, sia per la scuola a distanza». E lo stesso vale per i videogiochi: «A scuola o durante le attività sportive i ragazzi chiaramente non ne facevano uso», mentre ora, essendo a casa, tendono a immergersi in questo mondo virtuale molto più spesso: «Il videogioco può anche diventare un modo per isolarsi dai genitori e per sfogarsi». 

Bisogna 'responsabilizzare i ragazzi'

Ma quali sono i consigli che si possono dare ai genitori per affrontare periodi come questo? «Da una parte bisogna cercare di darsi delle regole all’interno della famiglia, costruirsi delle nuove routine», precisa Guarnaccia. «Dall’altra bisogna puntare sulla responsabilizzazione dei ragazzi, dando loro dei compiti, piuttosto che imporre divieti. Questo permette loro di sentire di avere un ruolo riconosciuto all’interno della famiglia e di scoprire nuove competenze e capacità. Poi può anche essere l’occasione per passare del tempo assieme, guardando, ad esempio, il loro film preferito o giocando a un videogioco, così da capire meglio quali sono i loro interessi. Si può anche guardare assieme il notiziario, per discutere di alcune tematiche di attualità». Insomma, il dialogo rimane un aspetto fondamentale, soprattutto in questo periodo di confinamento, senza dimenticare però l'importanza di garantire «un momento o uno spazio di intimità». 

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