Ticino

Coronavirus, puntualizzazioni sull'assunzione di farmaci

Lo Stato maggiore di condotta informa che non ci sono prove concrete sulla presunta pericolosità di ibuprofene e antinfiammatori. Sono in corso accertamenti

Le puntualizzazione dello Stato maggiore di condotta sull'assunzione di antinfiammatori (foto Ti-Press)
16 marzo 2020
|

Lo Stato maggiore cantonale di condotta (Smcc), in collaborazione con l’Ufficio del farmacista cantonale e dell’Ufficio del medico cantonale, ritiene opportuno fornire alcune puntualizzazioni circa la presunta pericolosità di ibuprofene e di altri antinfiammatori in caso di Coronavirus (Covid-19).

Attualmente non vi sono prove concrete che questi medicamenti aggravino il decorso della malattia. Sono state riportate osservazioni in casi individuali, il che non è sufficiente a provare il loro ruolo causale nella gravità della malattia. In questo senso, sono in corso accertamenti da parte delle competenti autorità federali. Nell’attesa, per ridurre la febbre si consiglia di optare in prima scelta per il paracetamolo. Per coloro che invece assumono ibuprofene per un trattamento di lunga durata è importante non sospenderlo, e consultare il proprio medico.

Nell’ambito della presente informazione sulla sicurezza dei farmaci e in relazione alla diffusione del Coronavirus, si segnala che sono in circolazione diverse informazioni prive di fondamento scientifico in merito all’utilità di determinati farmaci, in parte molto tossici. Attualmente non vi è alcuna evidenza che l’uso di tali farmaci abbia qualsivoglia beneficio per il trattamento di Covid-19. L’assunzione di questi farmaci è di fatto pericolosa, pertanto se ne sconsiglia l’assunzione di propria iniziativa e senza aver consultato il proprio medico.

Lo Smcc e gli uffici preposti ribadiscono l’importanza di informarsi tramite i canali ufficiali.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE