Ticino

Fabio Losa dalla Supsi all'Onu: Ecco la mia sfida

Intervista con il ticinese che sarà chiamato a coordinare il lavoro delle 23 agenzie delle Nazioni Unite attive in Madagascar. Partirà tra meno di un mese.

Fabio Losa (Ti-Press)
21 gennaio 2020
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Da Bellinzona ad Antananarivo, in Madagascar. Dalla Supsi all'Onu. È un cambiamento di vita quello che attende il ticinese Fabio Losa, classe 1967, e la sua famiglia. A febbraio lascerà il suo posto alla Supsi (dove per cinque anni è stato collaboratore del Centro competenze Cooperazione e sviluppo, nonché docente ricercatore presso il Dipartimento economia aziendale, sanità e sociale) per trasferirsi nell'isola africana in qualità di Responsabile del coordinamento delle locali agenzie delle Nazioni unite.

Con tutta la famiglia

«Inizialmente bisognerà sistemarsi, trovare casa e pensare alla scuola per i bambini (Losa ha due figli in età dell'obbligo scolastico, ndr.)». Poi l'entrata in carica come "Development Coordination Officer" e consigliere economico del Coordinatore residente dell’Onu.

La missione

Si tratta, spiega Losa, di una nuova figura – istituita in ognuno degli oltre 160 Paesi in cui operano le Nazioni Unite – voluta dal segretario generale Antonio Guterrez per dare impulso all’Agenda 2030 e al raggiungimento dei suoi 17 obiettivi di sviluppo sostenibile. «In generale in ogni Paese vi sono decine di agenzie dell'Onu attive sul territorio (in Madagascar sono 23, tra cui Unicef, Fao, Organizzazione mondiale del lavoro, Banca mondiale ndr.). Il compito di coordinarle, sinora, era affidato ad un direttore d'agenzia. È stato però stabilito che uno dei motivi per cui i progressi in termini di Agenda 2030 erano troppo lenti era dovuto ad una insufficiente coordinazione». Da qui la nuova figura che – assieme al suo staff – dovrà trovare punti in comune tra i vari operatori Onu, raccogliere dati che servono a più agenzie e favorire il dialogo. «È tutto da pensare e costruire. Anche per questo è molto interessante».

Il prestigio

Per Losa si tratta di un traguardo professionale di prestigio, a lungo cercato: «In genere è difficile entrare all'Onu a 50 anni perché questo genere di concorsi vede la partecipazione di molti candidati validi». Anche per questo il ticinese si dice quindi molto soddisfatto dell'incarico: «Lavorando a livello di coordinamento avrò modo di spaziare su più temi, con una visione a 360 gradi su tutti gli ambiti di intervento possibile in un paese molto grande e molto povero. A 52 anni ho approfondito molte tematiche e adesso ho l'opportunità di unirle per dare una mano alla popolazione locale». Compito delle varie agenzie, tramite il coordinamento di Losa, sarà quello di sradicare la povertà (che nel paese attanaglia il 70% della popolazione), assicurare opportunità di istruzione e di lavoro decente a tutti, migliorare le condizioni igienico-sanitarie nei villaggi, nelle scuole e negli ospedali, garantire i diritti umani in special modo alle frange più emarginate della popolazione, promuovere uno sviluppo economico e sociale nel rispetto dell’ambiente e resiliente ai cambiamenti climatici.

La scelta del Madagascar

Madagascar, come mai questa scelta? «Mi avevano prospettato sei Paesi diversi tra cui scegliere. Con la famiglia abbiamo valutato la questione della sicurezza personale, il livello del sistema educativo per i bambini, la bellezza del paese e la complessità professionale dei temi».

In generale il mandato Onu in un paese specifico dura 5 anni, con un primo anno di introduzione.

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