Ticino

I pronto soccorso ticinesi contro la tassa di 50 franchi

Una misura inutile e controproduzione, secondo medici e infermieri responsabili dei quattro pronto soccorso dell’Eoc

16 dicembre 2019
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Una misura che fa discutere, l'introduzione di una tassa di 50 franchi per chi si reca al pronto soccorso senza trovarsi in una effettiva situazione di emergenza. La misura è stata approvata dal Consiglio nazionale negli scorsi giorni e dovrà essere discussa dal Consiglio degli Stati. Intanto medici e infermieri dei pronto soccorso dell'Ente ospedaliero cantonale hanno espresso le loro perplessità in una presa di posizione.

Senza voler negare il problema del sovraffollamento dei servizi di pronto soccorso, i firmatari ritengono che non "sia questa la strada da seguire per porre freno a questa situazione".
La tassa, infatti, "potrebbe a nostro modo di vedere rivelarsi, in certi casi, pericolosa per la sicurezza dei cittadini" dal momento che dietro un sintomo in apparenza banale si può celare una grave malattia. Inoltre le persone appartenenti alle fasce meno abbienti della popolazione potrebbero rinunciare o ritardare la consultazione, "mettendo magari a repentaglio la propria salute".

Dubbi anche sull'applicazione della norma: la decisione se applicare o no la tassa spetterà infatti al medico e, anche in presenza di criteri standard, porterà in alcuni casi a contestazioni. Insomma, quello che si potrebbe risparmiare nelle cure verrebbe compensato da una maggiore burocrazia. Ammesso che la misura funzioni perché, proseguono medici e infermieri, "altre nazioni (come l’Italia) hanno da anni intrapreso questa strada senza per questo arginare il fenomeno del sovraffollamento".

Meglio, concludono i responsabili dei pronto soccorso, "intensificare gli sforzi di informazione per far conoscere ai pazienti le possibili alternative", in particolare i medici di famiglia. Oltre a ripensare "la risposta al bisogno di medicina di prossimità espresso dalla popolazione" tenendo conto che "è nelle fasce notturne e nei giorni festivi che i Pronto Soccorso effettuano il 60% delle loro prestazioni sanitarie alla popolazione".

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