Ticino

Alptransit, dopo il Ceneri 'si pensi già al completamento'

All'apertura del traforo tra Camorino e Vezia manca un anno, il conto alla rovescia è partito guardando però anche futuro della linea di pianura

Il battesimo del Giruno 'Ceneri 2020' (Ti-Press/Samuel Golay)
15 dicembre 2019
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Il conto alla rovescia che segnerà l'apertura della galleria di base del Monte Ceneri è scattato nella giornata di oggi alla stazione Ffs di Lugano. Presenti all’evento le autorità politiche e i vertici delle Ffs. Assente invece il consigliere federale Ignazio Cassis a causa di un leggero malore. Il 13 dicembre 2020 vedrà dunque la nascita di un'opera fondamentale per avvicinare Sopra e Sottoceneri, ma anche per la creazione di un ulteriore collegamento tra Nord e Sud Europa. Un'impresa di primo livello, tassello di un'opera, Alptransit, il cui completamento è però ancora lontano.

Marco Borradori: 'Si parli già anche di completamento anche a sud di Lugano'

E anche su questo oggi, a margine dei discorsi ufficiali, si è insistito da parte ticinese: «Noi, come Ticino, abbiamo sempre detto di voler diventare un punto di incontro tra la Svizzera tedesca e la Lombardia – ci dice il sindaco di Lugano Marco Borradori –. Dobbiamo quindi considerare sia i treni che vanno a nord, ma anche quelli diretti a sud. E qui c’è ancora molto da fare». Milano, infatti, dista un’ora e venti minuti, quasi due ore se si vuole arrivare a Malpensa, mentre la durata del tragitto Lugano-Zurigo sarà ridotta a un’ora e 40 minuti . «Un milanese che vuole assistere, ad esempio, a uno spettacolo al Lac, è costretto a prendere l’auto, perché non ci sono più corse dopo una certa fascia oraria. Discorso analogo per il ticinese che decide di trascorrere la serata nel capoluogo lombardo. È un peccato. Sarà importante negoziare con l’Italia. Devo dire che, ascoltando le autorità della Penisola, il loro obiettivo di migliorare la rete e di arrivare fino al confine è confermato. Trovo importante che ognuno faccia la propria parte e ritengo che dal loro fronte ci sia questa volontà». Insomma, «se vogliamo che l’alta velocità ci serva come Cantone e come Confederazione - sia per le merci, sia per le persone - è necessario andare oltre. C’è ancora molto da fare».

Mario Branda: 'Investire per dare nuovo slancio al cantone'

Continuare dunque a lavorare, per evitare che questa infrastruttura rimanga fine a se stessa. È dello stesso parere il sindaco di Bellinzona Mario Branda: «È necessario investire in quest'opera e in tutto quanto vi ruota attorno. Dovremo impegnarci, come Città e come Cantone, a fare quegli sforzi economici che contribuiranno a dare nuovo slancio a tutto il Ticino». E tra gli obiettivi a lungo termine riguardanti il miglioramento del trasporto su rotaia c’è, appunto, il completamento della linea di pianura sia nel Sopra che nel Sottoceneri: «Tra gli aspetti principali c’è sicuramente la prosecuzione a sud di Lugano - rileva ancora Branda -. Per quanto concerne Bellinzona, dovremo prima o poi chinarci sulla circonvallazione, quantomeno per i treni merci. Sono dei progetti di lungo respiro per i quali ci vuole molto tempo. Bisognerà iniziare a parlarne presto, anche se in parte lo si sta già facendo».

'Un Ticino più vicino' e 'un miglioramento della qualità di vita'

Nel frattempo, il 2020 sarà comunque l'anno in cui, in virtu dell’apertura della galleria di base del Ceneri, il Ticino diventerà «più unito», ha fatto notare il presidente del  Consiglio di Stato Christian Vitta: «Ci sentiremo più vicini, il Ceneri ci apparirà un po’ più piccolo e potremo collaborare di più» nell’ottica «della ‘città Ticino’ che stiamo aspettando da tempo». Dello stesso parere il ceo delle Ffs Andreas Meyer, convinto che l’apertura del nuovo traforo sarà «un miglioramento per la qualità di vita. Il futuro e oggi».

Il conto alla rovescia è (era)... in ritardo

Oggi è stata anche la giornata del battesimo di “Ceneri 2020”, secondo treno Giruno inaugurato a sud delle Alpi. I convogli a piano ribassato verranno adesso inseriti gradualmente nelle tratte da Basilea e Zurigo a Lugano/Chiasso. Intanto durante la cerimonia di ieri vi è da registrare un simpatico incidente con l’orologio che scandisce il conto alla rovescia su cui è inizialmente comparso il numero 365, mentre i giorni che ci separano dall’apertuta della galleria sono (oggi, lunedì 16 dicembre) 362.

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