'In Ticino il dumping lo fanno Governo e alcuni sindacati'

"Tremila franchi al mese in Ticino è un salario da fame". Ma la "'Santa Alleanza' tra Governo, istituzioni, organizzazioni padronali, partiti e alcune precise 'organizzazioni sindacali' hanno sdoganato l’idea che possa essere uno stipendio accettabile". Così il Forum alternativo in una dura presa di posizione inviata ai media. Tremila franchi al mese, scrive il movimento politico è una paga "inferiore ai livelli delle prestazioni sociali, che impedisce una vita dignitosa".

Sul banco degli accusati in primis chi dovrebbe difendere i lavoratori e invece, secondo il Forum, non lo fa: "Certe organizzazioni sindacali hanno abdicato rispetto al loro ruolo e sottoscrivono sempre più sovente contratti collettivi con salari miserabili. Lo abbiamo visto di recente con le 'negoziazioni' dei contratti collettivi nella vendita o nelle imprese di pulizia. Contratti collettivi al ribasso che si ripercuotono poi negativamente in altri settori". Il Ticino, si legge ancora nella nota "è stato escluso dall’applicazione del salario minimo del contratto degli shops annessi alle stazioni di benzina (settore dove è attivo il consigliere nazionale Plrt Rocco Cattaneo), negoziato a livello nazionale. Il Ticino è escluso perché il salario sottoscritto nel resto della Svizzera (3600 franchi al mese…) è stato giudicato, su spinta padronale, 'fuori mercato' e dunque troppo alto, rispetto ai 3'200 franchi previsti dal contratto cantonale della vendita".

Vi è poi la Commissione tripartita che "ha emanato il maggior numero di Contratti normali di lavoro del Paese per, teoricamente, contrastare il dumping. Guarda caso, si tratta di salari di 3'000 franchi mensili. Così il dumping non viene contrastato, ma sdoganato dalle stesse istituzioni".

Responsabilità le avrebbe anche il Consigli odi Stato che, "senza arrossire, propone un salario minimo legale tra i 18.75 e i 19.25 franchi l’ora, circa 3'000 franchi mensili. Lo stesso Governo che si prodiga per rendere obbligatori quei Contratti collettivi dal minimo salariale sui 3'000 franchi".