Ticino

Ozono, per ora niente 80 km/h all'orizzonte

Si è ancora lontani dal superamento di 240 mg/m3 per tre ore in due stazioni del cantone. 'Poca probabilità che succeda, ma non si sa mai'

Fine giugno 2019 (Ti-Press)
23 luglio 2019
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Salgono le concentrazioni di ozono in Ticino, ma per ora la riduzione della velocità sulla A2 non è all'orizzonte. «Siamo momentaneamente lontani dalle condizioni richieste per un provvedimento del genere, ovvero il superamento del limite di allarme di 240 microgrammi per metro cubo in due stazioni del cantone per almeno tre ore consecutive», fa notare Ivan Maffioli, dell'Ufficio dell'aria, del clima e delle energie rinnovabili. «Ovviamente sorprese sono comunque possibili», aggiunge.

La situazione di tempo stabile e di canicola, che stando a Meteosvizzera perdurerà almeno fino a venerdì, potrebbe infatti cambiare le carte in tavola. Anche se l'esperienza maturata negli anni dell'Ufficio dell'ambiente fa propendere per una bassa probabilità che si vada verso una riduzione della velocità in autostrada a causa delle cattive condizioni dell'aria (mentre lo è già per i numerosi cantieri presenti sulla A2). Tra le considerazioni che portano a questa conclusione vi è il fatto che negli anni il periodo più a rischio si è rivelato essere quello tra fine giugno e inizio luglio, dove le giornate sono più lunghe. Non è quindi un caso che durante l'ultima canicola l'80 all'ora sia stato effettivamente introdotto. Un mese fa, tuttavia, la canicola si era rivelata lunga e intensa, più di quella che stiamo vivendo in questi giorni. Già in quelle condizioni «si era giunti a introdurre il limite per il rotto della cuffia: una stazione aveva superato il limite per 3 ore e l'altra per 3 ore e mezzo».

Ovviamente, insiste Maffioli, «facciamo sempre in tempo ad essere smentiti, perché la concentrazione di ozono nell'aria è difficile da prevedere e, con una situazione meteo stabile come quella di questi giorni, il carico inquinante si accumula. Siccome l'ozono si forma dagli ossidi di azoto, emessi in particolare dai veicoli, la forte insolazione può effettivamente aumentare il carico di O3 nell'atmosfera».

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