Ticino

Oggi a Bellinzona secondo sciopero per il clima

Ricette per risanare l’ambiente. Schönenberger: ‘In Norvegia solo traghetti elettrici, ma il resto del mondo?’

Archivio Ti-Press
24 maggio 2019
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Dal 7 maggio la Svizzera vive sulle spalle delle generazioni future, in 5 mesi (secondo il Wwf) abbiamo esaurito le risorse che il pianeta è in grado di rinnovare nell’arco di un anno. Uno svizzero vive come se avesse a disposizione 3 pianeti. Tra scioperi, ansie e dibattiti politici, ci si chiede quale via imboccare, perché le pattumiere del pianeta sono piene e non sappiamo come svuotarle. Siamo la prima generazione consapevole dei rischi e l’ultima che può fare qualcosa. Chiaro il monito del noto divulgatore scientifico Luca Mercalli sulla ‘Regione’: «I biologi sono concordi, abbiamo avviato la sesta estinzione di massa». Quali ricette? Razionare i consumi di materie ed energie a disposizione e tassare chi produce CO2 – come ha proposto il professor Pietro Majno Hurst sulla ‘Regione’ – o imboccare altre vie? Per il chirurgo ambientalista «ogni cittadino dovrebbe avere una certa quantità di materie ed energia da consumare al mese. Può scegliere come usarla. Se acquisto una fesa di vitello che consuma più CO2 di un piatto di lenticchie, dovrò usare la bici per andare al lavoro o rinunciare a certi acquisti». Altri invece, come Nicola Schoenenberger (coordinatore dei Verdi, che interviene a titolo personale), più che di razionamento, parlano di passaggio obbligatorio alle rinnovabili e norme chiare in materia di consumo energetico degli apparecchi domestici. «Appare impossibile controllare il rispetto del budget di ogni cittadino per quel che concerne il consumo di materie prime e di energia: è possibile invece tramite il loro prezzo e regole statali stringenti che obblighino al riciclaggio». La via per Schoenenberger è quella di un piano rigoroso con una tempistica rapida per la transizione energetica per eliminare i combustibili fossili come fonti di energia, sia in campo abitativo, sia industriale o dei trasporti. «Le tecnologie ci sono e sono convenienti, ma ci vuole una volontà politica. Lo dimostrano paesi come il Costarica o la Norvegia». Oggi sono già disponibili servizi di taxi aereo elettrici. In Norvegia stanno sostituendo tutti i traghetti tradizionali con traghetti elettrici, in Cina sono già in circolazione oltre 200 milioni di moto e scooter elettrici. Per l’ecologista le misure efficaci passano attraverso norme legislative:  transizione energetica al 50% nel 2030 e al 100% nel 2050, incluso il settore dei trasporti; divieto di vendita di buona parte dei prodotti fatti con petrolio, carbone e gas fossili; tassa progressiva sul CO2 per qualsiasi consumo di energie fossili, incluso traffico stradale, aviazione e traffico marittimo, simile a quella applicata in Svizzera sull’olio da riscaldamento (oggi arrivata a 96 franchi per tonnellata di CO2); obbligo di riciclare tutti i rifiuti.

Oggi a Bellinzona, con partenza del corteo da Largo Elvezia alle 14.00, avrà luogo l’appuntamento ticinese con il secondo sciopero mondiale per il clima. Questo, affermano gli organizzatori, ha come tema portante le banche e il loro impatto con l’ambiente. Intanto, in merito alle lettere che i ragazzi del coordinamento cantonale dello sciopero hanno consegnato ai consiglieri di Stato, con richieste di alcuni provvedimenti puntuali, la Cancelleria da noi interpellata fa sapere che una risposta verrà fornita, verosimilmente, nelle prossime settimane.

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