Con un asciutto comunicato stampa Kering motiva l'abbandono del Ticino: la crescita significativa impone un nuovo modello operativo con un nuovo polo logistico in Italia
Il problema, alla fine, è la "significativa crescita", "oltre il mercato", che ha imposto una "riflessione più approfondita sull'adeguatezza della rete logistica mondiale". Sono questi i motivi dietro i licenziamenti che Kering, il gigante francese del settore del lusso, farà nei prossimi anni in Ticino.
A spiegarlo, dopo le anticipazioni di stampa di ieri, è il gruppo stesso con un asciutto comunicato stampa nel quale non si fanno cifre precise, ma quel che trapela non fa ben sperare: ad essere trasferita in un nuovo polo logistico in Italia sarà "la maggior parte delle attività logistiche svizzere" e i centri presenti in Ticino continueranno (tutti?) a operare ma con "una sostanziale riduzione delle attività" e quindi anche del personale.
Incertezza anche sui tempi: il progetto sarà attuato gradualmente, dal 2020 al 2022.
Il nuovo polo logistico – che consentirà "maggiore capacità di stoccaggio e scalabilità" – sarà a Trecate, in provincia di Novara. Vicino al Ticino, nel senso del fiume.