Ticino

Presunto galoppinaggio, Armando Dadò: ‘Nessuna corruzione’

Stando a quanto ci risulta, l'ex rappresentante del Ppd si sarebbe invece fatto consegnare le schede in bianco. Mattei: "Che aspetta la procura a sentirlo?"

Ti-Press
27 marzo 2019
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Sta facendo discutere la notizia da noi anticipata del caso di sospetta incetta di voti e frode elettorale avvenuta in Vallemaggia. Fattispecie per cui la Procura ha avviato un procedimento contro ignoti. Protagonista della vicenda, l'editore ed ex politico del Ppd Armando Dadò, padre del presidente cantonale e presidente distrettuale uscente Fiorenzo Dadò. L'ex rappresentante popolare democratico ha fornito al Cdt la sua versione dei fatti. "Una gonfiatura solenne", ha commentato. L'episodio "avvenuto parecchi giorni fa", ha avuto luogo quando - riferisce lo stesso Dadò - si è recato da un suo amico. Lì, il conoscente avrebbe compilato di suo pugno non solo la carta di legittimazione, ma avrebbe anche votato. In seguito, continua a spiegare l'editore, l'amico gli ha chiesto il favore di consegnare il materiale di voto alla madre anziana, ricoverata in una casa anziani di Someo, perché lei potesse votare. Una volta arrivato all'istituto, Dadò afferma di aver consegnato il materiale alla signora, che "ha firmato il formulario per il voto per corrispondenza e ha messo la sua crocetta". Chiedendogli, infine, di imbucare la busta nella bucalettere. "Nessuna corruzione", conclude Dadò.

Stando a quanto da noi appreso, l'ex rappresentante del Partito popolare democratico si sarebbe invece fatto consegnare le schede in bianco. 

La replica di Germano Mattei

A stretto giro di posta arriva anche la replica del deputato di Montagna Viva Germano Mattei, che ha segnalato il caso alla magistratura, affidata a una nota per la stampa. "Non capisco perché questa persona (Armando Dadò, ndr) non sia ancora stata interrogata e sottoposta al similare silenzio come al sottoscritto - annota Mattei -. Che aspetta la procura pubblica a sentirlo? Mi aspetto una dichiarazione in merito da chi di dovere in quanto il tutto comincia a pesarmi non poco". Sul tema, "visto il segreto istruttorio cui sono tenuto", conclude, "non rilascio dichiarazioni".

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