Presentata un'iniziativa parlamentare generica. Chiesta anche la creazione di un fondo perequativo
Una base minima salariale uguale per tutti nasconde in verità una manifesta disparità tra lavoratori residenti e frontalieri. Ne è convinta la Lega dei Ticinesi che oggi ha presentato un'iniziativa parlamentare generica (primo firmatario Boris Bignasca) che chiama i “Frontalieri alla cassa!”
Due le proposte. La prima è l'introduzione di un prelievo dell’1% del salario lordo di tutti i lavoratori con permesso G. “La quota di ripartizione del prelievo fra lavoratore e datore di lavoro verrà decisa dal Gran Consiglio”.
La seconda è la creazione di un fondo perequativo. “Il prelievo dell’1% dovrà essere versato in un fondo perequativo a favore del lavoro. I fondi raccolti saranno destinati in particolare a programmi di inserimento professionale dedicati ai giovani residenti ed al reinserimento professionale dei disoccupati over 50, oppure come possibili incentivi alle aziende che assumono prevalentemente personale residente”.