Ticino

Agenti prosciolti: 'Alfine riabilitati'

La Federazione Svizzera dei Funzionari di Polizia sulla sentenza d'Appello: 'Riportato il campanile al centro del villaggio'. Restano gli strascichi

(foto Ti-Press)
7 febbraio 2019
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In gennaio la Corte d'appello li aveva prosciolti, ribaltando il primo verdetto. Ora che la sentenza è cresciuta in giudicato, la Federazione Svizzera dei Funzionari di Polizia sezione Ticino prende atto “con piacere” che i due agenti di Polizia accusati di abuso d’autorità e vie di fatto nei confronti di un pregiudicato rumeno sono stati “assolti da ogni responsabilità contestatagli”. La vicenda rimanda al gennaio del 2015, quando i due poliziotti erano stai accusati di aver malmenato un ladro dopo il fermo.  

“Non può che far piacere la decisione scaturita dal ricorso in appello – si precisa in una nota – soprattutto perché la Giudice ha tenuto in considerazione, ma soprattutto creduto quanto detto dagli agenti. Questa decisione riteniamo abbia riportato il campanile al centro del villaggio. Con questo colpo di spugna gli agenti accusati sono pianamente riabilitati e potranno degnamente, ma soprattutto con l’equilibrio necessario, continuare a lavorare e a rappresentare l’istituzione Polizia a favore di tutti”.

Resta una nota dolente: “Quello che non potranno mai più recuperare, ma solo cercare di dimenticare, sono le conseguenze psicologiche subite per un’accusa infondata che si è protratta per diversi anni. Non vanno nemmeno dimenticate le conseguenze dirette sulla carriera e le possibilità di concorsi negate a seguito del loro status del momento”.

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