Ticino

Burqa e dissimulazione del volto, il governo amplia le eccezioni

Il Consiglio di Stato ticinese rivede le norme per tenere conto della sentenza del Tribunale federale

Burqa (Foto Archivio Ti-Press)
16 gennaio 2019
|

Il Consiglio di Stato ha rivisto e corretto le norme contro la dissimulazione del volto, includendovi in modo esplicito le eccezioni in caso di manifestazioni politiche, commerciali o pubblicitari, a patto che non sono messi in pericolo l’ordine e la sicurezza. Il governo ticinese ritiene così di aver allineato la Legge cantonale sull’ordine pubblico e quella sulla dissimulazione del volto negli spazi pubblici a quanto disposto dal Tribunale federale in una sentenza del mese di settembre scorso.

"I due testi di legge prevedono ora un elenco più completo di eccezioni al divieto di coprirsi il viso in pubblico – precisa il governo in una nota stampa –, una pratica che deve essere ammessa in particolare nel caso di manifestazioni di carattere politico o per motivi commerciali o pubblicitari. Lo scorso 20 settembre il Tribunale federale aveva accolto parzialmente due ricorsi, limitatamente al tema delle eccezioni al principio del divieto di coprirsi il viso in pubblico, invitando il Cantone Ticino a completare le proprie norme. Per rendere compatibile la legislazione cantonale con i diritti costituzionali delle libertà di riunione e opinione e della libertà economica, il Tribunale federale ha giudicato necessario ampliare l’elenco delle eccezioni".

"Con questa modifica – aggiunge l'esecutivo – il Cantone fornisce ai Comuni un testo chiaro, più semplice da applicare nella realtà quotidiana. Il Governo ritiene inoltre di avere risposto adeguatamente ai dubbi contenuti nei ricorsi, redigendo un nuovo testo legale sufficientemente completo e non soggetto a equivoci".

Leggi anche:
Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE