Mps ancora contro Abad: 'Persegue inutilmente e a torto gli ex-dipendenti'

Mps torna a concentrarsi su Abad (Associazione bellinzonese per cura e assistenza a domicilio), oggetto degli interrogativi sollevati da Matteo Pronzini sulle condizioni di lavoro e di gestione dell'Associazione. Una presa di posizione che al deputato è costata una denuncia per diffamazione e calunnia e la conseguente richiesta di rinunciare all'immunità parlamentare. Nella risposta di Abad, il movimento vede celarsi – così recita il comunicato stampa – "il Municipio di Bellinzona, non vi sono dubbi".

Sempre con riferimento alle vicende di cui sopra, l'Mps porta ora alla luce la storia di una ex-dipendente "denunciata per ingiurie nei mesi scorsi". Queste sarebbero le dinamiche dell'accaduto: "Tra la ex-dipendente, assunta come capo equipe, ma obbligata di fatto a svolgere per la stragrande parte suo tempo di lavoro attività operative, vi fu uno scambio di corrispondenza. Secondo la ex-dipendente la direzione aveva manomessa una sua comunicazione inviata per email". Tutte circostanze che per l'Mps "la dicono lunga sul clima di lavoro che regnava e regna all’interno di questo servizio". Il Ministero pubblico, con decisione del 7 settembre 2018, "ha rigettato la denuncia di Abad" e la stessa, con spirito che il movimento definisce "persecutorio", ha deciso di interporre reclamo, "respinto dalla Corte dei reclami penali del Tribunale d’Appello con sentenza dello scorso 15 novembre 2018".

L'Mps ritiene di portare a conoscenza dell’opinione pubblica "questa doppia decisione giudiziaria con la quale ABAD è stata per ben due volte sconfessata, nella richiesta di perseguire una ex-dipendente che, quando in attività, aveva osato esprimere delle critiche sui comportamenti della direzione in materia di gestione del personale".