Ticino

‘Ma ricordiamoci anche del parlamento’

Danilo Forini, neo-candidato Ps al Consiglio di Stato: battiamoci per il seggio in governo, cercando di rafforzarci in Gran Consiglio

22 ottobre 2018
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«Dopo la riunione del Comitato cantonale del 3 ottobre avevo ormai voltato pagina. Ho dovuto quindi riflettere un attimo prima di dare nuovamente la mia disponibilità quando in questi giorni sono stato contattato dalla ‘commissione cerca’ e dalla Direzione. Ho comunque deciso di rimettermi in gioco, con convinzione, anche se mi dispiace per la rinuncia di Durisch, al quale va tutta la mia stima». Danilo Forini, 43 anni, da otto direttore di Pro Infirmis Ticino e Moesano, assistente sociale di formazione, residente a Bellinzona, figura nella lista socialista per il Consiglio di Stato (elezioni 2019) che la Direzione sottoporrà il 18 novembre all’approvazione del Congresso.

Si era già detto disponibile a candidarsi quando lo aveva interpellato a suo tempo la ‘Cerca’ coordinata dall’ex consigliere nazionale Fabio Pedrina. Altre però le scelte fatte, successivamente, da Direzione e Comitato. Sabato pomeriggio il colpo di scena: con una nota stampa i vertici del Ps hanno comunicato “a malincuore” il passo indietro di Ivo Durisch. Al capogruppo socialista il medico “ha sconsigliato a titolo preventivo di assumere il carico supplementare della corsa elettorale al governo, considerati soprattutto i suoi inderogabili impegni parlamentari e professionali”. Durisch è tuttavia pronto a ricandidarsi per il parlamento dove siede dal 2015. A Manuele Bertoli, Amalia Mirante, Fabrizio Sirica e Laura Riget, la Direzione ha quindi voluto affiancare Forini, “una personalità fortemente iscritta nella società civile”.

La politica «ha sempre significato per me impegno nel sociale», riprende Forini. Si occuperà della campagna elettorale nel tempo libero: «Resterò infatti direttore di Pro Infirmis, cosa decisa in accordo con i responsabili nazionali dell’associazione». Una campagna «durante la quale porrò l’accento fra l’altro sulla necessità di salari dignitosi, di uno stato sociale forte e di una società attenta alle diversità». Per il Ps si tratta di difendere il seggio in Consiglio di Stato... «È un obiettivo, da conseguire portando avanti quelle che sono le nostre idee di società, ma non deve essere l’unico – osserva Forini –. Va anche e soprattutto rafforzata la nostra presenza in Gran Consiglio. In questi mesi bisogna allora ascoltare anche chi pur riconoscendosi nell’area progressista non ha la tessera del Ps». Ma proprio da quell’area c’è chi boccia la candidatura di Forini, “già fautore della riforma fiscale (e sociale, ndr) in votazione lo scorso aprile”. Così scrive il Partito comunista. Che ancora di recente ha auspicato una “lista unitaria” col Ps. E della ventilata riduzione del 5 per cento del moltiplicatore d’imposta cantonale, cosa pensa Forini?«Non sono assolutamente d’accordo. Non sarebbe equa. Ne beneficerebbero in particolare gli alti redditi».

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