Ticino

'Il Cantone controlli la qualità dei Servizi a domicilio'

La Vpod: un’estrema flessibilizzazione con il lavoro su chiamata, turni frammentati e contratti senza orari fissi minano la salute di operatrici e operatori

Cure a domicilio (Ti-Press)
13 ottobre 2018
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Il Consiglio di Stato metta in campo sufficienti risorse umane per poter vigilare “in maniera sistematica e assidua” sulle condizioni di lavoro e sulla qualità dei Servizi a domicilio. Lo ha chiesto il Comitato Vpod delle operatrici e degli operatori dei Servizi d’assistenza e cura a domicilio (Sacd).

Secondo il sindacato, si tratta in particolare “di effettuare maggiori controlli sui servizi che trasformano l’assistenza e le cure a domicilio in una fonte di profitto, aggirando continuamente le leggi esistenti e calpestando i diritti fondamentali e la dignità delle operatrici e degli operatori sociosanitari”. Molteplici i problemi che la Vpod avrebbe riscontrato al riguardo e che segnala in una nota: “Un’estrema flessibilizzazione con il lavoro su chiamata, turni frammentati e contratti senza orari di lavoro fissi; lavoro senza sufficiente riposo giornaliero e senza riposo regolare settimanale; mancato riconoscimento di indennità per il lavoro serale e notturno; mancato riconoscimento delle ore di trasferta del dipendente”.

Spesso, afferma ancora il sindacato, “non si tengono in minimo conto la salute e la vita privata dell’operatrice e dell’operatore a domicilio! Non a caso la crescente pressione lavorativa porta un numero sempre maggiore di collaboratori a soffrire di disturbi fisici e di burnout”. Oltre a maggiori controlli cantonali, la Vpod chiede di rendere “obbligatorio” il contratto collettivo di lavoro per il personale dei Servizi a domicilio e ciò “per impedire il dumping salariale e delle normative”. Insomma, il sindacato rivendica la necessità “di un controllo cantonale efficace sui Servizi a domicilio e di adeguate condizioni di lavoro per garantire che le operatrici e gli operatori a domicilio possano fornire prestazioni di qualità alla popolazione ticinese anziana e ammalata”. Peraltro, sottolinea la Vpod, si tratta di un lavoro “molto gravoso e delicato”: questo, si ricorda nella nota alle redazioni, “anche per la crescente complessità dei casi, per la delicatezza collegata al fatto di lavorare nelle mura domestiche degli utenti e per la complessità delle normative sanitarie”.

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