Ticino

Il dialetto a scuola, proposta di modifica della legge

Gruppo di parlamentari, primo firmatario Nicholas Marioli, chiede con un'iniziativa l'insegnamento facoltativo del dialetto alle Elementari e Medie

(Ti Press)
28 settembre 2018
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Il dialetto a scuola. Un gruppo di parlamentari - primo firmatario Nicholas Marioli - propone la seguente modifica della Legge della Scuola, al capitolo VIII riguardante l'insegnamento facoltativo del dialetto alle Elementari e alle Medie: "Art. 23b (nuovo)1L’insegnamento del dialetto è impartito in tutte le scuole elementari e medie. La frequenza degli allievi all’insegnamento del dialetto è facoltativa ed è accertata all’inizio di ogni anno dall’autorità scolastica mediante esplicita richiesta alle autorità parentali, rispettivamente agli allievi se essi hanno superato i diciotto anni d’età. La designazione degli insegnanti, la definizione dei piani di studio, la scelta dei libri di testo, del materiale scolastico e la vigilanza didattica vengono preavvisati dal Centro di Dialettologia e di Etnografia”.

Il gruppo parlamentare indica tra l'altro alcuni dati sul tema: in base alle pubblicazioni Ustat del 2017, in Ticino circa il 30% della popolazione si esprime e comprende correttamente la lingua locale. A fare da capofila è la Valle di Blenio nella quale ben il 69% della popolazione parla e comprende il dialetto, a seguire la Vallemaggia (58%), Leventina (54%), Riviera (43%), Bellinzonese (38%), Mendrisiotto (31%), Locarnese (28%) ed infine il Luganese con solo il 23%.

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