Naufraga il progetto della 'Scuola che verrà'. La richiesta di credito per la sperimentazione triennale è stata respinta dal 56,7 dei votanti
Esame bocciato. La riforma della scuola dell'obbligo ticinese non ha convinto la maggioranza dei votanti: il 56,7% ha respinto oggi in votazione la richiesta di credito da 6,7 milioni per poter avviare la fase di sperimentazione triennale in quattro sedi di scuola media e tre istituti comunali. La partecipazione è stata del 40% degli aventi diritto.
La tendenza è stata chiara fin da subito: man mano che lo scrutinio avanzava, il Cantone si tingeva sempre più di rosso. Segno che i 'no' continuavano a prevalere. Hanno votato 'no' anche la maggioranza dei cittadini direttamente coinvolti, quelli dei Comuni sede delle scuole in cui avrebbe dovuto prendere avvio la fase test (Capriasca esclusa).
Tutto il Mendrisiotto si è detto contrario alla riforma della 'Scuola che verrà' proposta dal Decs di Manuele Bertoli, così come Locarno (52% di 'no'), Lugano (59% di contrari) e Bellinzona (il 54,9%).
A questo link sono consultabili i risultati Comune per Comune.