Ticino

"Sì, ci vuole un procuratore pubblico straordinario"

Per Gianluca Padlina, vicepresidente dell'Ordine ticinese degli avvocati, i tempi dei procedimenti penali in ambito finanziario si stanno allungando troppo

Ti-Press
16 agosto 2018
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Il vicepresidente dell’Ordine ticinese degli avvocati non ha dubbi: «Siamo senz’altro favorevoli alla nomina, possibilmente al più presto, di un procuratore pubblico straordinario che per tre anni, come chiede il pg Pagani, si dedichi esclusivamente alle inchieste pendenti da tempo su reati economico-finanziari, portandole finalmente a termine». Gianluca Padlina si spinge oltre: «In prospettiva però riteniamo, come Ordine, che ci voglia almeno un magistrato inquirente ordinario in più». E che si passi quindi, previa modifica della Legge sull’organizzazione giudiziaria, da venti pp (procuratore generale escluso) a ventuno.

«In altri cantoni, e non solo in quelli di frontiera o in quelli dove c’è una piazza finanziaria, i numeri sono ben più alti – osserva Padlina –. Cosa che dovrebbe indurre il nostro governo e il nostro Gran Consiglio, al quale compete l’elezione dei magistrati, a riflettere attentamente». Il Consiglio di Stato intanto qualche riflessione l’ha fatta. L’ha fatta sul pp straordinario. L’Esecutivo si è detto “molto scettico e critico”, ha indicato di recente il capo del Dipartimento istituzioni Norman Gobbi, sul rinforzo sollecitato dai vertici del Ministero pubblico, poiché non si sarebbero ancora visti in seno all’ufficio giudiziario quei provvedimenti “che potrebbero permettere di produrre di più con le risorse oggi a disposizione”. Di diverso parere il procuratore generale Andrea Pagani che, intervistato dalla ‘Regione’ (cfr. l’edizione dell’8 agosto), ha ricordato di aver già, nel limite delle proprie competenze, riorganizzato il Ministero pubblico. E ha ribadito la necessità e l’urgenza di un pp straordinario.

Ciò per evitare il ripetersi di casi come quello approdato una settimana fa alle Assise correzionali di Lugano: una vicenda a base di illeciti finanziari sulla quale ha indagato la Procura e che è finita sotto la lente della corte a una quindicina di anni dai fatti e a un passo dalla prescrizione. La giustizia penale ticinese “oggi non fa una gran figura”, ha sostenuto il giudice Villa. «Come avvocati notiamo un allungamento dei tempi delle inchieste, soprattutto in ambito finanziario – riprende Padlina –. Certo, ci sono formalità procedurali da rispettare e i casi finanziari sono viepiù complessi, ma c’è anche un numero insufficiente di magistrati inquirenti, che sono pure giudicanti quando firmano i decreti d’accusa. Secondo l’Ordine è giunto il momento per la politica di designare un pp straordinario, se non un procuratore ordinario».

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