Ticino

Fermato a Chiasso un presunto terrorista

Sull'uomo pendeva un divieto di entrata in Svizzera. L'iter amministrativo ha portato al suo espatrio verso il Nord Africa avvenuto ieri

9 agosto 2018
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È stato fermato a Chiasso e incarcerato alcune settimane fa un nordafricano che, nei panni di un richiedente l'asilo, si è rivelato essere un presunto terrorista sul quale pendeva un divieto d'entrata in Svizzera. A darne notizia è il direttore del Dipartimento delle istituzioni Norman Gobbi, che su Facebook annuncia il rimpatrio avvenuto ieri. Un'operazione di successo, sottolinea Gobbi, "grazie alla funzionante rete di controllo attuata al confine dalle autorità federali, volta a depistare i 'lupi vestiti d’agnello'".

Da noi raggiunto, il comandante della Polizia cantonale Matteo Cocchi conferma che "si è trattato della messa in atto di una decisione amministrativa che ha visto collaborare in maniera molto coordinata e propositiva le autorità cantonali, ovvero Polizia cantonale e Sezione della popolazione, in contatto con le autorità federali". L'arresto e il successivo espatrio sono il risultato di un iter amministrativo che ha preso il via dopo l'identificazione dell'uomo, che voleva fermarsi su territorio elvetico oppure utilizzarlo come paese di transito. Un iter scattato poiché su di lui pendeva un divieto di entrata in Svizzera deciso dopo che che i servizi preposti lo avevano indicavano come una persona pericolosa per la sicurezza interna. Cocchi sottolinea infatti che si tratta di una persona "collegata ad attività relative al terrorismo". Non è dato sapere se il migrante sia stato fermato mentre si trovava a bordo di un treno oppure se l'entrata in Svizzera era stata effettuata via strada.

Sui social Gobbi si complimenta con i suoi collaboratori di “Polizia cantonale e Sezione della popolazione", che "si sono adoperati quasi quotidianamente con le autorità federali per poter procedere all’espulsione dalla Svizzera in direzione del suo paese d’origine di questo pericoloso migrante. Impegno e costanza premiata ieri, con il volo di rimpatrio forzato organizzato dai nostri collaboratori".

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