Ticino

Legge anti-burka: per volto coperto 37 segnalazioni in due anni

Il Dipartimento delle istituzioni fa un bilancio. Nei primi mesi del 2018 una decina di casi (ma legati all'hooliganismo). Ordine pubblico: soprattutto accattonaggio

(Ti-Press)
7 agosto 2018
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A due anni dall’entrata in vigore delle Leggi cantonali sull’ordine pubblico e sulla dissimulazione del volto negli spazi pubblici, il Dipartimento delle istituzioni ha raccolto un bilancio delle infrazioni registrate sul territorio ticinese. Su un totale di 1’319 procedimenti avviati dai Corpi di polizia delle 7 regioni del Cantone, il 66% dei casi è legato all’accattonaggio, mentre sono state molto rare le segnalazioni di persone a volto coperto.

Il Dipartimento ricorda che la Legge sull’ordine pubblico e la Legge sulla dissimulazione del volto negli spazi pubblici erano entrate in vigore il 1. luglio 2016 "dando  seguito al risultato della votazione popolare del 22 settembre 2013". A due anni dalla modifica normativa sono stati raccolti i dati sulle procedure avviate dalle Polizie comunali delle 7 Regioni ticinesi, incaricate di applicare le nuove norme.

Dall’introduzione delle nuove leggi, sono state registrate un totale di 1’319 infrazioni alle norme sull’ordine pubblico, concentrate nelle Regioni di polizia del Luganese (561). La maggior parte delle procedure riguarda l’accattonaggio (868), il disturbo della quiete (133 casi, soprattutto legati all’attività di bar e ritrovi pubblici), l’imbrattamento di beni pubblici (102) e casi di animali vaganti (77). Più rari i casi accertati di littering, con sole 38 sanzioni. Anche le infrazioni alla Legge sulla dissimulazione del volto negli spazi pubblici sono risultate numericamente rare, con un totale di 37 procedure avviate ed alcuni ammonimenti senza verbale di polizia. Nei primi sei mesi del 2018 sono stati registrati una decina di casi di dissimulazione del volto, ma principalmente avvenuti nell’ambito di episodi di hooliganismo sportivo.

Il bilancio delle due Leggi, a due anni dall’entrata in vigore, conferma l’ampiezza degli ambiti toccati, che non si limitano alla sola dissimulazione del volto. Il Dipartimento delle istituzioni esprime la propria "soddisfazione per l’attività svolta dalle polizie, e ricorda che le nuove norme sono state volute dai cittadini non per dare vita a un elevato numero di procedure di contravvenzione, ma per tutelare la sicurezza e per salvaguardare valori e peculiarità del nostro Cantone".

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