La comunicazione ufficiale verrà data nei prossimi giorni. Intanto però il Consiglio di Stato si conta e a maggioranza decide di non bloccare i soldi verso l'Italia.
Sui ristorni delle imposte 2017 dei frontalieri da versare all’Italia il Canton Ticino non farà nessuna prova di forza. Stando alla Rsi, non ci sarà nessun blocco, né versamenti vincolati. Lo ha deciso il Consiglio di Stato riunito in 'trasferta' alle Isole di Brissago.
La decisione sarebbe stata presa ma, sempre stando alla Rsi, verrà comunicata solo nei prossimi giorni anche se nella seduta, cinque consiglieri di Stato si sono contati e hanno deciso malgrado le differenza di opinione. Avrebbe dunque prevalso la linea 'morbida'.
La decisione presa a maggioranza è quella di non forzare la mano nella consapevolezza che oggi è più importante riuscire a negoziare concretamente con l’Italia. Il Governo, infatti, concorda che sia necessario stabilire con le Regioni Lombardia e Piemonte una "road map" delle priorità e delle opere transfrontaliere di interesse comune.
Le singole regioni – a quanto pare – avrebbero già comunicato la loro disponibilità. L’urgenza di simili trattative verrà ribadita anche a Berna: visto il timore sempre più concreto che l’accordo sui frontalieri ormai più di tre anni fa non verrà mai ratificato, il Governo ticinese chiederà al direttore del Dfae Ignazio Cassis di intervenire e sostenere il Cantone nel lungo e inevitabilmente logorante rapporto con l’Italia.